L’evento: Presentata a Roma la biografia di Bruno Venturini a cura di Gianni Mauro

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Passione e semplicità nella vita del tenore campano- di Claudia Izzo

Rincontrare il noto tenore campano, Bruno Venturini, in una esclusiva location romana, evidenzia, ancora una volta, quanta ricchezza d’arte e cultura ci sia nella terra del Sud. Nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari, in via di Campo Marzio, a Roma, si è tenuta infatti  la presentazione di un libro che parla di musica, passione, personaggi, episodi, canzone napoletana, aneddoti, ricordi, raccontando così del territorio salernitano e del mondo allo stesso tempo: “Bruno Venturini: una voce che ha emozionato il mondo”. ( Casa Editrice IL PAPAVERO)

E’ questa la biografia del tenore Bruno Venturini, a cura dello scrittore e cantautore Gianni Mauro, ( leader del gruppo musicale e teatrale PANDEMONIUM), con la prefazione di Pippo Baudo, pubblicato dalla casa editrice IL PAPAVERO.
Presenti all’incontro: l’autore Gianni Mauro, Donatella De Bartolomeis editore de “IL PAPAVERO”, Pippo Baudo, Bruno Venturini, Salvatore Venturini che ha magistralmente seguito il padre in questa sua avventura, supportandolo, avendo scritto e diretto, egli stesso, lo spettacolo “Bruno racconta e… Venturini canta!’.  A moderare l’evento L’On Pier Ernesto Irmici. Nell’ambito dell’incontro vi è stato, poi,  un collegamento telefonico con l’On Mariastella Gelmini, impossibilitata ad essere presente,  la quale ha ricevuto in dono una targa commemorativa “per aver creduto nella vera essenza della canzone napoletana e nel valore delle nostre radici”.

L’evento ha radunato una folta schiera di personalità, appassionati e volti noti della tv, dalla giornalista Maria Concetta Mattei del Tg2 a Bruno Mobrici, storico conduttore di Speciale Tg1, dal mago Silvan a Katia Noventa e rientra nelle iniziative promosse dal Gruppo Parlamentare di Forza Italia
«Ho lavorato moltissimo in teatro –  ha esordito  Gianni Mauro – per tanti anni e in tanti spettacoli, con artisti immensi come Rascel e Proietti, eppure oggi sono al massimo dell’emozione. Quando il maestro Venturini mi ha chiesto di scrivere la sua biografia, ho provato una grande gioia. Con lui condivido i ricordi di una città meravigliosa come Salerno e gli aneddoti della sua vita, un po’ come in un film in prima persona. Ho scritto e allo stesso tempo ho vissuto la sua nascita, la sua crescita, la sua carriera, gli incontri più importanti della sua vita come quelli con Mario Lanza, Sergio Bruni, Michele Galdieri, Totò, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Mimmo Modugno. Potrei continuare ancora per molto… Difficilmente riuscirò a rivivere qualcosa di così intenso e meraviglioso.»

«Sono orgogliosa – ha affermato  l’editore Donatella de Bartolomeis – la mission della mia casa editrice è quella di arrivare al cuore della gente e abbiamo tutti gli elementi per riuscirci. Forgiare gli uomini di cultura li rende liberi e un uomo libero non è manipolabile. Penso che siamo in dovere di spingere questo progetto oltre i confini nazionali, in quanto questo libro vuole lanciare un segnale concreto di ciò che di buono rappresenta l’Italia, un esempio dei valori che noi italiani cerchiamo di portare avanti e di esportare a livello internazionale. La canzone classica napoletana simboleggia un connubio perfetto tra poesia e musica e racchiude i temi fondamentali della nostra terra; racchiude delle vibrazioni talmente forti che anche all’estero chi non conosce la nostra lingua non può non restarne coinvolto e percepire a livello epidermico i suoi messaggi: ne è la riprova l’esempio di Michail Gorbačëv e Raissa, che proprio sulle note di una di queste melodie cantate da Bruno Venturini (Dicitencello vuje, brano del 1930 scritto da Enzo Fusco e musicato da Rodolfo Falvo, autori entrambi originari di Napoli) si sono dichiarati il loro amore eterno. Ovviamente, se volete approfondire questo ed altri episodi mi raccomando di leggere il libro…»
Visibilmente commosso Salvatore Venturini che con il suo linguaggio semplice e spontaneo ha raccontato coinvolgendo, con la complicità di Pippo Baudo che ha inventato istantaneamente delle vere e proprie gag.

«Il libro che ho dedicato ai veri amici e a chi non inganna il prossimo è davvero ben scritto e i racconti sono autentici.” Ha commentato Bruno Venturini. “Ringrazio il mio editore per la fiducia e il mio caro amico di sempre Pippo Baudo per il supporto morale di tutti questi anni, mia moglie Mena e in particolare i miei figli che hanno impiegato due anni in ricerche e approfondimenti per rendere l’avvincente stesura del caro Gianni Mauro il più accurata e dettagliata possibile. L’Onorevole Irmici sta già ironizzando – ritengo che un’operazione del genere possa essere fatta benissimo tra un centinaio d’anni. Piuttosto è nato da poco un format musicale di cui vado estremamente orgoglioso: ‘Bruno racconta e… Venturini canta!’, spettacolo scritto e diretto da mio figlio Salvatore Venturini (suo terzogenito che ha studiato canto al Conservatorio di Salerno, laureato in Economia Aziendale e scritturato dalla major discografica Universal Music Italia nel 2014, ha offerto un contributo notevole alla buona riuscita dell’evento).»

«È senza dubbio un evento di grande rilievo culturale”, ha commentato l’On Pier Ernesto Irmici, “non solo perché presentiamo un libro ben realizzato e argomentato che racconta di una vita eccezionale qual è quella del maestro Bruno Venturini, che rappresenta a pieno titolo la figura di un uomo che ha dovuto sudare tanto per affermarsi, per far valere quelle che sono le sue capacità canore, ma affrontiamo anche una tematica più che mai attuale. L’aspetto umano del personaggio e quello canoro non possono essere scissi: la passione per la vita viene trasmessa proprio attraverso l’amore per la musica che, mediante l’utilizzo della lingua napoletana, riesce a trovare la sua somma espressione nella voce di Venturini. Per questo motivo ritengo che la politica dovrebbe fare di più, per sostenere la canzone napoletana e soprattutto la lingua napoletana, ormai pezzi pregiati della storia culturale del nostro paese. Mi candido alle regionali, nella Regione Lazio, che ha il dovere di prestare la dovuta attenzione a questo genere musicale: Roma è una città, che accoglie tanti napoletani e come Capitale deve aprire le sue braccia a tutto ciò che di buono rappresenta l’Italia.»

Special guest della Camera dei Deputati un pilastro portante della televisione italiana, Pippo Baudo, che firma con orgoglio la prefazione di ‘Bruno Venturini – Una voce che ha emozionato il mondo’: «Questa è una bella giornata per me, perché mi trovo in una sala parlamentare per presentare il libro di Bruno Venturini. Un grande cantante e allo stesso tempo un mio grande amico: ho avuto l’onore di conoscerlo a Napoli, nel 1960 quando ero ancora alle prime armi. Lui, nonostante la giovane età, era già affermato nel mondo della canzone. Venturini è realmente uno dei pochi personaggi a poter vantare di aver girato il mondo in lungo e in largo; ovunque si è esibito, ha portato la sua voce e le canzoni del repertorio napoletano che interpreta in maniera eccezionale con voce appassionata, con un trasporto veramente affettuoso nei confronti della terra dei grandi autori che hanno animato la storia musicale di Napoli. Oggi celebriamo con la partecipazione di tanti amici la storia della sua vita: c’è un titolo molto bello e attinente ‘Una voce che ha emozionato il mondo’ e in effetti ha emozionato e continuerà a farlo, perché Bruno non si fermerà qui: ha dalla sua parte la sua possente voce e la sua storia, che trasmette a suo figlio Salvatore, bravissimo interprete che ha già fatto un disco e canta proprio bene. Il cognome ‘Venturini’ probabilmente camminerà chissà per quanto tra le sette note, tra le righe del pentagramma, ed io auguro con tutto il cuore ad entrambi buona fortuna.»

Un incontro, dunque, ricco di emozioni, musica e ricordi, in una Roma accogliente di metà gennaio.

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