La Salernitana salva la faccia al 90’, contro il Sassuolo un pari che non serve a nessuno

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salernonews24-sport- di Sergio Del Vecchio

Correva la sesta giornata di serie A in una sera di fine settembre dello scorso anno quando il Sassuolo batteva a Milano l’Inter capolista, piazzandosi al nono posto in classifica. Stasera nell’anticipo della trentunesima, gli emiliani, da penultimi, incontrano l’ultima in classifica in un disperato scontro salvezza.

In un clima quasi surreale, con gli spalti semideserti e un silenzio assordante all’annuncio delle formazioni, la squadra di Ballardini, orfana di Berardi, scende in campo con 4 difensori, Doig, Ferrari, Erlic e Toljan, i mediani, Thorstvedt e Boloca, la punta avanzata, Pinamonti, supportato dal trio Laurienté, Bajrami e Defrel. Anche Colantuono ripropone 4 difensori, Bradaric, Pirola, Manolas e Pierozzi, 3 centrocampisti, Gomis, Maggiore e Coulibaly, 3 attaccanti, Candreva, Ikwemesi e Tchaouna. Indisponibili Ochoa, Kastanos, Fazio e Basic. Ancora fuori rosa Boulaye Dia. Prima del fischio d’inizio una bella immagine con i giocatori della Salernitana, a cui si sono uniti quelli del Sassuolo, schierati insieme ai ragazzi diversamente abili, omaggiati da kit gara e coinvolti nel cerimoniale di apertura.

Il primo tempo

La gara si apre con una fase di studio da entrambe le parti, nessuna delle due squadre affonda il colpo, la Salernitana perché ha le frecce spuntate, il Sassuolo perché soffre le due linee avversarie compatte di centrocampo e difesa. Colantuono infatti ha disposto un 4-3-3 che è più un 4-4-1 molto schiacciato. Ballardini invece ha chiesto ai suoi di muoversi in fase di possesso passando a 3 in difesa in modo da far salire ora Toljan sulla fascia destra, ora Doig sulla sinistra, e aumentare la densità di giocatori nella metà campo avversaria, il gioco tuttavia rimane sterile perché gli esterni non riescono a produrre palloni giocabili e spesso sono fermati con successo dai difensori granata. Per la Salernitana è diverso, Ikwemesi non riesce quasi mai a ripulire i palloni giocati nella sua direzione, Gomis si allarga per scambiare con Bradaric e Candreva, ma non salta mai l’uomo, non crossa mai al centro, mentre gli altri due centrocampisti, Maggiore e Coulibaly, sono sempre troppo bassi e non utili alla fase di costruzione.

Dopo circa mezz’ora senza vedere nemmeno un tiro in porta da parte di entrambe le squadre, il Sassuolo alla prima imbucata va in rete. Giocata di Bajrami sulla destra, complice la grossa ingenuità di Bradaric e Gomis che salgono entrambi a marcare l’avversario, il quale li beffa aprendo per Defrel che alle loro spalle è andato ad occupare lo spazio lasciato sguarnito, discesa a tagliare fuori Maggiore e palla al centro dove c’è tutto solo Pinamonti, che non è uno che arriva dalle retrovie, ma il centravanti, quello da marcare. Il tocco in rete è facile quanto inutile perché dalla sala Var arriva la segnalazione di fuorigioco di Bajrami.

Il gol di Laurienté

Il Sassuolo capisce che sulla destra può sfondare e insiste a cercare Toljan e Bajrami. Al 32’ ancora un’azione che vede Pinamonti tentare un tiro al volo cercando il secondo palo. Al 36’, al terzo tentativo, gli ospiti passano in vantaggio. Direttamente da una palla spazzata in area da Doig, Laurienté compie un gesto atletico degno di nota, prima allunga al volo per Pinamonti, che, sempre al volo, fa da sponda per Bajrami che può partire a campo aperto. Pirola infatti era salito a seguire proprio Pinamonti ed è in ritardo nel rientrare. Fuga di Bajrami a tagliare il campo per portarsi dietro la difesa granata e lasciare il corridoio centrale libero a Laurienté che ha fatto partire il contropiede ed ora, dopo aver corso come un treno, può infilarsi nello spazio, accentrarsi e appoggiare comodamente nell’angolino sull’uscita di Costil.

Il 2-0 di Bajrami

La Salernitana accusa il colpo e non dà segni di reazione, al 40’ un’altra folata offensiva del Sassuolo condotta stavolta da sinistra, con l’autore del vantaggio che mette al centro per Pinamonti, il cui tiro è deviato provvidenzialmente da Bradaric. Ci si avvia verso il riposo, il pubblico dell’Arechi capisce di dover sperare più nel cronometro che nel campo, ma la Salernitana è impaziente di sfoggiare un altro dei suoi pezzi forti di questa stagione: il regalo agli avversari. Stavolta ci pensano Costil e Pirola, il portiere incarta e il difensore ci mette il fiocco. Minuto 43, Costil in fase di costruzione dal basso è fronteggiato da Bajrami e vicino a sé ha soltanto Pirola, in quanto gli altri compagni della difesa sono rimasti altissimi e nessuno ha pensato di avvicinarsi al portiere per favorire lo scambio. La giocata va quindi su Pirola che arretrando fa un movimento a semicerchio che lo costringe a tentare il rilancio in avanti al volo: Pinamonti ha capito tutto e sapientemente smorza il tentativo di rinvio prendendo possesso della sfera. Appoggiarla a Bajrami per il tap in vincente a porta vuota è un gioco da ragazzi. Si va negli spogliatoi tra i fischi della Curva Sud.

Il secondo tempo – Il rigore di Candreva

Inizia la ripresa, finisce la partita di Gomis, sostituito da Zanoli, il Sassuolo gioca più sciolto, come se avesse già la partita in pugno, Thorstvedt sembra quello con più birra in corpo e quando va in percussione solitaria sembra imprendibile. I granata partono un po’ contratti, poi prendono coraggio perché col passare dei minuti gli avversari rallentano fino a fermarsi. Al 49’ Tchaouna avanza sulla destra, vede Pierozzi in area e lo serve per cercare il triangolo, il difensore è affrontato da Doig, fa un buon movimento con tunnel ai danni del suo marcatore, ma finisce a terra. Sul pallone si avventa di nuovo Tchaouna, Ferrari è in ritardo nel cercare di rinviare e trova la caviglia del giocatore granata. L’arbitro Sozza indica il dischetto, confortato dalla sala Var. Il primo contatto può essere discutibile – Pierozzi dà la sensazione di andare lui a rovinare su Doig –il secondo è abbastanza netto, con Tchaouna che arriva prima di Ferrari e gli porta via il pallone. Dal dischetto capitan Candreva non sbaglia e mette a segno il secondo rigore della stagione spiazzando Consigli.

Dovrebbe essere un momento di gioia, invece dagli spalti piovono solo fischi. E’ un buon momento e nelle fila granata ci sono giocatori come Candreva che nonostante tutto danno sempre l’anima e sanno trascinare i compagni. Passa un minuto ed ancora lui, il capitano, s’invola sulla sinistra e mette al centro per Tchaouna, Doig salva tutto deviando in calcio d’angolo. La partita diventa nervosa e piena di errori che in alcuni casi diventano orrori tecnici. Il Sassuolo non ci sta, reagisce più di nervi che di testa, ha una buona occasione con Laurienté a centro area, il suo tiro buca Pierozzi ma non Costil che respinge di piede.

Al 64’ è il momento di Weissman per Ikwemesi. Buona azione granata con Maggiore, pennellata dalla tre quarti per Candreva che compie un gesto tecnico da campione nello stop al volo e nel cercare la conclusione senza fortuna. Senza voler fare paragoni, non si può non sottolineare ancora una volta la prova di Antonio Candreva, uomo ovunque e fino alla fine, al recupero in difesa, a centrocampo, sulla fascia a chiamarsi il pallone, in attacco a fare pressing. Se si pensa che Manolas arriva alla fine stanchissimo e, prima di essere sostituito da Boateng, viene graziato dall’arbitro per una trattenuta di frustrazione su Defrel. Finale anche per Vignato – al posto di Tchaouna – che va a sinistra invertendosi con Zanoli.

Il pareggio di Maggiore

Siamo alle battute conclusive, Colantuono tenta l’ultima carta in avanti, Simy per Pierozzi. Il Sassuolo è altrettanto stanco e non morde più. Ci prova ancora Laurienté che tenta da solo il tiro impossibile sul primo palo. La Salernitana tenta di entrare per vie centrali con lo scambio a terra mostrando, casomai ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia carente l’intesa fra i giocatori dei reparti avanzati. Se non altro però mantiene alta la pressione.

E’ scaduto da poco il 90’, Vignato è caparbio nell’andare a recuperare il possesso a limite dell’area col Sassuolo in uscita e cercare Zanoli largo sulla destra, Laurienté tenta invano di deviare la traiettoria, ma in realtà la smorza, rendendo più facile all’esterno granata il passaggio al centro. Maggiore che ha seguito l’azione si ricorda del gol di Pinamonti annullato nel primo tempo e ne fa la fotocopia. Al gol fanno seguito le proteste dei giocatori del Sassuolo che invocano un fallo in attacco di Pirola su Defrel, polemiche che continueranno in seguito con Ballardini infuriato che cede al DG Carnevali la presenza in sala stampa. In verità più di un dubbio resta, Pirola approccia l’avversario di lato senza aiutarsi con le gambe, ma allunga pericolosamente un braccio davanti a Defrel. E’ anche vero però che l’arbitro Sozza è davvero a un metro dall’azione ed è corretto che il Var non intervenga a fargli rivedere qualcosa che il direttore di gara ha visto benissimo. A fine gara Colantuono dirà che la reazione dei suoi ha sorpreso anche lui: “pensavo, dopo il primo tempo, che finisse in tragedia”. Candreva, il migliore dei granata, senza giri di parole scusandosi per il campionato sprecato, ai microfoni di DAZN dirà: “le altre ci hanno aspettato, ma noi abbiamo messo la retromarcia”.

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