Su RCS75, Ex Libris con Rita Di Gregorio, insegnante CPIA e coach

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Oggi negli studi di RCS75 per l’appuntamento del Martedì con EX Libris, diramazione radiofonica dell’omonima rubrica di salernonews24, Rita Di Gregorio, con il suo libro “Sbarre” -Da una esperienza nelle carceri , le domande strategiche verso la libertà emotiva – SBS Editore, con Prefazione di Filippo Ongaro, medico e coach che ha dato vita al Metodo Ongaro e postafazione di Irene Testa, Garante regionale per persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Sardegna.

Rita Di Gregorio è counselor, coach, insegnante presso il CPIA di Salerno, scuola statale per adulti che ha tra le sue sedi la casa circondariale dove conduce anche laboratori emotivi per i detenuti.

Il testo presentato oggi nasce dagli incontri di Rita Di Gregorio nel carcere, nei reparto di Alta Sicurezza, tantissimi volti fatti di rimpianti, rimorsi, sensi di colpa, “legacci”.

Tra domande, note ed aforismi, Rita Di Gregorio da vita ad un libro, come ha scritto Filippo Ongaro nella prefazione, ” una sorta di manuale pratico ed operativo” in cui l’autrice sembra prenderci per mano e condurci tutti, detenuti e non, al di qua delle sbarre, oltre le nostre paure, debolezze.

La felicità non diventa così un obiettivo da raggiungere, ma un’abitudine che si costruisce  giorno per giorno divenendo noi stessi felicità e veicolo di felicità. Dunque “mai dire è impossibile”.

Entrando nelle vite dei detenuti Rita Di Gregorio scorge le ferite  e indica la via della ricostruzione del sè perchè se “la privazione della libertà rende difficile trovare un senso alla propria esistenza  …da dove iniziare? Diamo spazio alle nostre passioni, diamo voce a ciò che ci rende davvero felici e scopriamo dove ci porta.” Così un detenuto alla Di Gregorio:” Professoressa, quando sarò fuori voglio venire a fare le conferenze con lei, a dire che tutti possono migliorarsi”

Come Rita Di Gregorio scrive” Questo libro è per te che ti senti in gabbia, prigioniero di una vita poco appagante, prigioniero di non detti e di scelte che ti soffocano, chiuso nell’espressione più autentica di te. A te che sei in prigione, fisica o emotiva. A te che vuoi sentirti libero, per dirti che puoi!”

 

 

 

 

 

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