In Patagonia, Perito Moreno: il ghiacciaio in movimento

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-di Maria Gabriella Alfano-

A ottanta  chilometri da El Calafate, attraversando la steppa patagonica, giungo  al ghiacciaio Perito Moreno. Sono nel Parco Nazionale Los Glaciares in cui vegetano numerose specie tipiche del bosco andino-patagonico come faggi, lengas e ciliegi.

Il clima è perfetto: freddo asciutto, vento leggero e giornata soleggiata. I colori sono fantastici: il verde della vegetazione, l’azzurro delle acque e il bianco dei ghiacciai hanno intensità mai viste prima. L’aria è pulita. Si sta benissimo.

Il Parco offre diversi itinerari, con comodi percorsi su passerelle, alcuni adatti anche ai disabili. Decido di farli tutti per godere il più possibile della natura.

Davanti a me c’è l’imponente ghiacciaio : 257 km quadrati di superficie, trenta km di lunghezza e un  fronte di quattro km. L’altezza della parete frontale varia tra i 50 ed i 60 metri sul livello del lago. Nella parte sua centrale il ghiaccio ha una profondità tra i 250 ed i 300 metri.

ammino rilassata sulle passerelle. Il silenzio è rotto solo dal rumore causato dai distacchi di ghiaccio dalle pareti del ghiacciaio che di tanto in tanto cadono nelle acque sottostanti.

Il ghiacciaio è sempre in movimento e avanza velocemente.

Un luogo inserito tra i Beni Patrimonio dell’Umanità che ho lasciato a malincuore.

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