

Con la sinergia tra l’associazione culturale l’Iride, Presidente arch. Maria Gabriella Alfano, e il dipartimento di Studi Diplomatici, internazionali e sulla sicurezza globale, Presidente prof Francesco Amoretti, l’incontro è stato moderato dal prof. Alfonso Amendola, direttore scientifico del progetto e ideatore e responsabile di un tirocinio durante le riprese del documentario presentato.
Un’iniziativa, quella presentata, che intrecciando paesaggio e letteratura, ambiente, antichi saperi, architettura e tradizioni dei piccoli borghi, si pone l’obiettivo di contribuire al rilancio di queste piccole realtà.

Una mattinata molto intensa, dunque, iniziata con i saluti del prof. Francesco Amoretti, con l’intervento dell’arch. Maria Gabriella Alfano, degli scrittori Emanuela Sica e Giovanni Marino,
dei Sindaci Francescantonio Siconolfi (Gardia Lombardi) e Luigi D’Angelis (Cairano). A conclusione dei lavori l’assessore al Turismo della Regione Campania, prof. Felice Casucci ha illustrato la nuova stagione, dopo la pandemia, che il turismo campano si appresta a vivere, ricca di buoni propositi con uno sguardo profondo alle aree interne.

“Negli anni ottanta e novanta,” ha commentato il prof Francsco Amoretti, “lo spopolamento dei piccoli paesi dell’entroterra, fenomeno non solo meridionale ma nazionale e anche di altri Paesi, è stato un processo ineluttabile. La globalizzazione ne era all’origine. In realtà, la politica ha fatto e può fare molto, può decidere il corso della storia, insieme ad altri soggetti, come le comunità locali stesse. Un ruolo importante può essere svolto dalle Università, per le professionalità e le competenze che esse esprimono e coltivano, per la loro presenza sui territori, per la loro funzione nel campo della formazione dei giovani che sono, o dovrebbero essere, i principali protagonisti di queste politiche finalizzate a combattere lo spopolamento e a creare le condizioni perché i giovani restino o ritornino a dare vita ai loro piccoli paesi. La politica può contribuire a dare loro una speranza e un futuro.”
“Borghi e letteratura. C’è una trama sensibile che unisce queste due parole. Da un lato quei piccoli paesi vissuti come nidi perfetti e dall’altro quello spazio espressivo che celebra, attraverso le parole, il mondo e le cose” ha sottoliato il prof. Alfonso Amendola. ” Con questo incontro, guidato dall’associazione Iride e fortemente voluto dall’università di Salerno e dalla regione Campania, abbiamo voluto dare un ulteriore punto di avanzamento verso il grande racconto dei borghi tra marketing territoriale, società, identità e memoria.”
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