Il Kitsch di Sanremo: toccato il fondo con John Travolta e il “Ballo del Qua Qua”

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di Claudia Izzo-

Avevo appena detto nel precedente articolo che il Festival di Sanremo è davvero tante cose, tra cui un vero specchio dei nostri tempi ed i nostri tempi sono davvero vuoti.

Aver visto la ripugnante scenetta fuori dall’Ariston dove il duo Amadeus-Fiorello ha dato di matto proponendo uno squallido Ballo del Qua Qua a John Travolta,  star internazionale, icona  della disco music, è stato davvero troppo.

Il divo, da parte sua è apparso infastidito e non c’è stato, rifiutandosi palesemente di  di mettere il cappello arancione con becco di papero propostogli, lanciandolo poi a terra con la scusa «Mi sa che non mi sta».

La star ha poi riprodotto in modo tirato i passi del balletto, come richiestogli, non vendendo l’ora che tutto finisse. Come non comprendere l’indimenticabile  Tony Manero, candidato più volte all’Oscar che ha ricevuto più volte il Golden Globe, stella indiscussa del firmamento cinematografico americano che ha fatto sognare generazioni intere, ridotto a dover scimmiottare  un papero in un miserevole balletto degno della peggiore scuola d’infanzia?

200milaeuro, questo il cachet pagato dalla RAI  all’attore americano per questa pagliacciata di pessimo gusto, senza contare le spese di trasferta. Ma la RAI sa bene come sperperare i soldi dei suoi contribuenti.

D’altronde il cachet milionario, (circa un milione di euro appunto), la star americana l’avrebbe ricevuta non dalla RAI, ma per le scarpe indossate, dall’azienda U-Power, leader europeo nell’ambito dell’infortunistica per le calzature e la sicurezza, con sede a  Monza, di cui Travolta è testimonial. Nessun accordo con la RAI quindi, eppure varie  sono state proprio le riprese RAI sulle sneakers nella serata in questione. Immediato l’intervento del Codacons che ha annunciato di aver presentato un esposto ad Agcom ed Antitrust per pubblicità occulta. 

Possibile che ad un idolo, un attore planetario che ha conosciuto la fama più dorata ed il dolore più cupo per la morte del figlio e della moglie,  si possa chiedere  soltanto un tutorial dei suoi balli cinematografici più iconici, da “Saturday Night Fever”, a “Grease”, a “Pulp Fiction” e di fare il papero?

E se il popolo dei social, a ben dire, si è scatenato dando vita all l’hashtag #imbarazzante, la notizia dell’ultimo minuto  riguarda il rifiuto di  John Travolta  di firmare la liberatoria per la diffusione del video in questione che lo ritrae in questo squallido siparietto.

E pensare che l’attore, in Italia, culla della cultura, aveva iniziato il suo intervento in RAI parlando del film La Strada, di Fellini, che aveva visto da piccolo con i suoi genitori. “Mi sono innamorato di Giulietta Masina, mio padre mi spiegò che muore perchè le spezzano il cuore. Da quel momento ho deciso che non avrei mai spezzato il cuore a nessuno”

Peccato che in questo caso, a spezzare il cuore sia stata proprio la RAI e che l’abbia fatto proprio ai suoi spettatori contribuenti, offrendo il vuoto assoluto.

 

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