di Mariapia Vecchione-
A piedi nudi con l’innata sensibilità che la contraddistingue, domina il palco del Tempio Nettuno nell’Area Archeologica di Paestum per dare voce ad un canto che ferma il tempo e riempie lo spazio.
E’ Anna Oxa ad inaugurare la rassegna Musica & Parole 2024, progetto a cura della Direttrice dei Parchi Archeologici Paestum & Velia, Tiziana D’Angelo che durante lo spettacolo a cielo aperto si dice soddisfatta dell’iniziativa: “un progetto che abbiamo visto trasformarsi nel tempo e per questo ringrazio l’intero personale di questi Parchi che quotidianamente contribuiscono a queste serate magiche, rese possibili dal piano di valorizzazione del Ministero della Cultura che offre la possibilità di aprire le Aree archeologiche di sera e nessuno può negare quanto è suggestivo entrare al chiaro di luna.
Qui di fronte al colonnato del tempio di Nettuno, siamo nel cuore della città antica di Poseidonia, zona pubblica della città, dove gli abitanti respiravano la musica animando ogni aspetto della vita degli antichi – chiarendo ancora l’obiettivo della rassegna musicale –quello che intendiamo fare attraverso artisti contemporanei di livello internazionale è ricreare quel mondo antico, far risuonare in questi luoghi la cultura e l’arte che abbatta qualsiasi distanza illusoria fra passato e presente.”
La voce più importante del panorama musicale internazionale genera una magia sinfonica, Voce Sorgente è il titolo di questo spettacolo che ha come unica necessità seguire un percorso naturale, quello del canto.
I brani eseguiti insieme all’orchestra divengono “urgenza sorgiva” perché eseguite seguendo un flusso che mai più ritornerà, estasiando una platea che gode di un canto nuovo, rimodulato da arrangiamenti e da un timbro rivisitato, frutto di una profonda vocalità, quella di un’icona musicale che diviene nella sua lunga carriera capostipite della ricerca sonora e vocale, anticipando di oltre dieci anni lo stile “urban” o “world” con un successo intramontabile, quello scritto a quattro mani con il maestro Pasquale Panella dal titolo “Processo a me stessa”.
La connessione con la natura, è voluta nella vita come nella musica da Anna Oxa, perché quel canto corrisponda ad un canto puro che in Voce Sorgente si esprime attraverso il suono vivo dell’acqua che si “estende” fra le note più alte della sua voce per una notte all’ombra dell’antica Poseidonia.
Uno spettacolo musicale che richiama l’attenzione dei presenti grazie a riflessioni sociali e contemporanee, quelle dell’artista che per un lungo momento dichiara: “si potrebbero affrontare tematiche importanti tutte le sere, ma abbiamo perso l’attitudine all’ascolto. Si usa molto la parola «libertà di pensiero», ma la libertà di pensiero è confusa con la maleducazione, con l’aggredire e diventare così miseri rispetto al valore profondo che ha la vita di ognuno di noi. Si dice anche «è questione di intelligenza», l’intelligenza però è vuota se non sostenuta dalla sensibilità che è lo scorrere delle cose, la percezione di tutto ciò che è in noi e interno a noi.
Continua Oxa, con un appunto che lascia il ricordo di una sera dal valore non solo musicale ma storico: “É in atto un inversione che sta ledendo la società, la quale non riesce a creare un proprio pensiero osservando tutto ciò che le viene fornito e indottrinato, diventa così difficile poter sostenere la propria vita in relazione all’altro che è solo uno specchio. La sensibilità è concepita dall’uomo se in difesa dell’altro, ma essa è in realtà comprendere l’altro dopo essersi compresi. Non siamo più disposti a fare le cose con passione e ad avere quell’umiltà per imparare e capire con cosa abbiamo a che fare, e siccome non ci impegniamo ad ascoltare ciò che non conosciamo di noi; ne nascono delle profonde difficoltà. Se cominciamo a sentirci fuori da tanti luoghi comuni, pensieri ripetuti come dei grandi ripetitori, si potrà scegliere di dare una svolta a noi stessi, senza chiedere ad altri le risposte che sono in noi stessi.
Guardiamoci per cambiare la storia, troviamo tutto nella natura che ci circonda e comprendiamo il flusso della vita.”