Il rock dei Deaf Havana e la forza dirompente del Boss

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Il disco di oggi- di Nicola Olivieri-

Deaf Havana – All These Countlness Night

Dopo quattro anni esce il quarto disco dei Deaf Havana. Tra il 2005 e il 2008 il gruppo ha pubblicato una certa quantità di EP, che hanno preparato il terreno a una produzione discografica più strutturata e curata iniziata nel 2009 con  Meet Me Halfway, At Leat, cui hanno fatto seguito Fools and Worthless Liars nel 2011, Old Souls nel 2013 e questo  All These Countless Nights nel 2017.  Il suono dei Deaf Havana in origine si esprimeva attraverso un ruvido ed urlato post-hardcore, ma con il tempo, e alcuni cambiamenti nella formazione, i ragazzi hanno maturato una maggiore consapevolezza di se stessi e dei loro mezzi ed oggi suonano un rock pieno e curato, al limite dell’hard rock, molto energico ed energetico, molto filo-americano, migliorato disco dopo disco.  All These Countless Nights è la conferma che questi ragazzi inglesi di Norfolk, hanno raggiunto la giusta maturità artistica per farsi notare. Molto bella la voce del cantante James Veck-Gilodi. I brani migliori del disco Trigger, Fever ed England.

 

Il disco di ieri

Bruce Springsteen – Born To Run

In una qualsiasi collezione di dischi Bruce Springsteen non può e non deve mancare. Detto questo, la parte difficile è scegliere il disco che lo deve rappresentare. In effetti, nella sua lunga carriera di ottimi dischi ne ha incisi diversi, soprattutto tra il 1973 – anno del suo esordio discografico – e il 1987.  Senza ombra di dubbio però il disco che ha dato il via al mito del Boss, quello che ha fatto conoscer al mondo il suo rock, quello che universalmente è considerata una pietra miliare è il suo terzo album, Born to Run del 1975. Inserito al diciottesimo posto della classifica di Rolling Stones dei 500 migliori album di tutti i tempi questo disco, nel quale suona il nucleo storico della E-Street Band, rispetto ai due precedenti, più spontanei, ma ancora un po’ acerbi, è stato costruito e confezionato per “avere successo” e avviare così la stagione dei concerti che avrebbero consacrato Springsteen il re del rock and roll, non solo sul suolo americano ma anche su quello europeo e poi in tutto il mondo.  La musica di Born To Run è rock allo stato puro e non disdegna contaminazioni soul e R&B. L’esecuzione trasuda la tipica energia del Boss, quella che da sempre è il suo marchio di fabbrica, soprattutto dal vivo. Degli otto brani presenti in Born To Run ben sei sono tra i brani più eseguiti in concerto e il singolo che da il titolo al disco (che nella storia artistica del Boss è stato il primo a scalare le vette delle classifiche di vendita) è il pezzo più eseguito nella sua carriera. Meravigliosa la copertina con lo scatto in bianco e nero del fotografo Eric Meola, diventata ormai un’icona dell’illustrazione rock di sempre.

 

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