David di Donatello 2021: ripartiamo dal Cinema

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Trionfano Sophia Loren e “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, in un viaggio fra passato e presente verso un futuro di speranza.- di Francesco Fiorillo-

Questo 66° appuntamento con i David è già volato via come un soffio di vento, eppure è stato molto importante. Un frammento nel palinsesto televisivo di Rai 1, ma in grado di contenere un intero universo. Perché quest’anno, a differenza della precedente edizione, la cerimonia si è svolta con i candidati in presenza, divisi fra il Teatro dell’Opera di Roma e gli studi televisivi Fabrizio Frizzi.

I David di Donatello sono tornati ad essere un luogo di ritrovo reale (pur con le dovute limitazioni), non più uno spazio virtuale come l’anno scorso; una kermesse in cui i protagonisti del Cinema partecipano fisicamente, con occhi (ben visibili oltre le mascherine) che brillano ancora di quella magia che solo la Settima Arte può evocare.

Si tratta di un segnale importante di ripartenza, come ha sottolineato Sergio Mattarella nella cerimonia di presentazione tenuta al Palazzo del Quirinale. «Dopo il Covid non torneremo alla realtà di prima, ma ci troveremo in scenari nuovi» ha aggiunto, come a ricordare che questo virus non ci ha distrutti, ma solamente cambiati. E i cambiamenti possono essere positivi.

Fra le pellicole in gara titoli eccellenti come Hammamet di Gianni Amelio e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo; ma il trionfatore assoluto è stato Volevo nascondermi di Giorgio Diritti: il film sulla vita del pittore Antonio Ligabue si è portato a casa ben sette premi, fra cui Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore Protagonista (Elio Germano, al quarto David) e Migliore Autore della Fotografia (Matteo Cocco). Il regista ha voluto dedicare «un pensiero speciale agli artisti che fanno fatica a riuscire», senza dimenticare «quei clochard che vediamo per strada e disegnano per una monetina. Questo era Ligabue».

Ci si aspettava di più per Hammamet (Miglior Truccatore a Luigi Ciminelli, Andrea Leanza e Federica Castelli) e Favolacce (Miglior Montatore ad Esmeralda Calabria); va meglio per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose del regista salernitano Sydney Sibilia, che si aggiudica tre premi: Migliore Attrice non Protagonista (Matilda De Angelis, vista nella serie Leonardo), Miglior Attore non Protagonista (il veterano Fabrizio Bentivoglio, al suo terzo David) e Migliori Effetti Speciali Visivi (Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca).

Fra gli altri premiati, il figlio d’arte Pietro Castellitto come Miglior Regista Esordiente per I predatori, Alex Infascelli per il suo Mi chiamo Francesco Totti (Miglior Documentario) e il britannico Sam Mendes per 1917 (Miglior Film Straniero). David speciali per Sandra Milo (alla carriera), Diego Abatantuono e Monica Bellucci, mentre riconoscimenti d’onore sono andati a tre professionisti sanitari (Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu) per il contributo alla ripresa delle produzioni cinematografiche durante l’emergenza Covid.

Ma la vera vincitrice di questa edizione è stata Sophia Loren, accolta da una standing ovation per ricevere il premio come Miglior Attrice Protagonista in La vita davanti a sé, del figlio Edoardo Ponti. L’attrice 86enne, un’icona del Cinema italiano, è salita con qualche difficoltà sul palco, ringraziando commossa il pubblico. «È difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di 60 anni fa», ha detto, «Ma stasera sembra di nuovo la prima volta». E poi ha aggiunto «Forse sarà il mio ultimo film, non lo so. Ho ancora voglia di farne sempre uno perché io senza il cinema non so vivere».

Altro momento commovente è stata la premiazione postuma di Matteo Torre per la Migliore Sceneggiatura Originale del suo ultimo film, Figli. A ritirare la statuetta al posto dello sceneggiatore scomparso due anni fa, è salita sul palco la giovanissima figlia, Emma. «Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più» ha detto la bambina, fra gli applausi generali e le lacrime di Valerio Mastandrea.

In una festa come questa, con un cuore così grande, non ci sono né vincitori né vinti: chi ha davvero trionfato ai David di Donatello 2021, è stato il Cinema stesso, e la nostra voglia di ripartire.

Continuando a sognare insieme, nel buio delle sale che riapriranno.

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