salernonews24-sport-di Emanuele Petrarca-
A poche ore dalla fine del mercato il destino ha voluto che proprio un ragazzo, con la valigia ormai pronta, riuscisse a decidere il match del Marassi di Genova contro la ben preparata formazione rossoblù che esce dal prato di casa con la soddisfazione di aver disputato una buona gara e la delusione di un gol, forse, ingiustamente annullato.
Tutto ci si poteva aspettare dalla seconda apparizione in campionato del Napoli di Luciano Spalletti, tranne che il gol vittoria portasse la firma di Andrea Petagna al quale vanno gli enormi complimenti di aver sfruttato i pochi minuti, riservatogli dal mister, mettendo tutto se stesso per far vincere la sua attuale squadra.
Quella contro il Genoa di Ballardini è una formazione orfana dello squalificato Osimehn, sostituito dall’attacco leggero con Insigne falso nueve e Politano a supporto con Lozano. Spalletti sceglie di ridare valore a giocatori dimostratosi molto in ombra con la precedente gestione, schierando un centrocampo a 3 con Fabian, Lobotka e Elmas. L’inizio è quello che il mister toscano sperava di vedere e il Napoli dà subito l’impressione di poter far male al Genoa che rivede, per un attimo, gli spettri della disastrosa prima giornata di campionato in cui l’Inter ha scherzato con la formazione rossoblù vincendo 4-0.
È Fabian Ruiz, al 39’, ad aprire il match con un bel sinistro a giro da fuori area che trova impreparato l’incolpevole Sirigu e dare l’impressione che il Napoli possa effettivamente passeggiare in questa partita. Le premesse erano tante per un risultato rotondo e, tra queste, c’era anche l’evidente sforzo di Ballardini a mettere una formazione praticamente inedita, vista l’assenza di molti dei nuovi acquisti del mercato del grifone.
Eppure, la realtà è ben diversa e il dormiente Genoa si trasforma in una macchina pericolosissima e interessantissima nelle proprie giocate: Ghiglione prima e Rovella poi impegnano la porta di Meret, mentre i cambi di Ballardini danno nuove forze al grifone che gioca un secondo tempo nettamente migliore rispetto a quello dei partenopei.
Proprio due dei nuovi entrati hanno modo di confezionare il gol del pareggio con Buksa ,che prova a rendere giocabile un lancio partito dalla difesa, si scontra con Meret, il quale non riesce a tenere il pallone con le mani e, nella carambola, è Pandev a chiudere in gol. Il Genoa festeggia, ma il VAR ravvede un fallo nel contatto Buksa-Meret e salva il Napoli mentre si inaspriscono le proteste degli uomini di Ballardini.
La situazione sul gol annullato è di difficile interpretazione e, ancora adesso, non si sa se la decisione presa dal VAR sia giusta o meno. L’estremo difensore del Napoli si lancia a capofitto sull’attaccante rossoblu che, però, gli ostacola la corsa.
L’impressione è che il gol poteva effettivamente essere convalidato, ma la partita va avanti e il Genoa non si scoraggia, anzi, trova nuovamente il pareggio (stavolta convalidato) col giovane Andrea Cambiaso che raccoglie il cross, dalla fascia opposta, di Ghiglione e mette in rete.
Gli azzurri iniziano a vedere gli spettri di un primo passo falso ma, alla fine, è proprio l’uomo meno atteso a deciderla. Andrea Petagna, entrato due minuti prima, all’84’ regala i tre punti al Napoli sfruttando il cross di Mario Rui e svettando di testa, con enorme complicità di Masiello, siglando l’1-2 finale.
Un Napoli non ancora del tutto in forma, batte un buon Genoa e si affaccia alla sosta Nazionale con 6 punti in 2 partite, prima di ospitare la Juventus, uscita malconcia dalla sconfitta contro l’Empoli di questa settimana, al “Maradona”.