SalernoNews24-Sport- di Emanuele Petrarca-
Nel 2011 Michael Schumacher commentò, durante un’intervista in cui gli si chiedeva se qualcuno potesse riscrivere i record ottenuti dal tedesco, “I record sono fatti per essere battuti”. Una frase emblematica, sentita molte volte da tanti campioni diversi, ma che, spesso, risultava essere la classica frase di circostanza.
Troppo alti i numeri del campione tedesco, impensabile che qualcuno potesse arrivare a sostituire nel libro dei record della F1 il nome di uno dei piloti più spettacolari della storia del motorsport.
Eppure, quest’anno, siamo ufficialmente diventati testimoni oculari della storia che viene riscritta. Lewis Carl Davidson Hamilton è campione del mondo di Formula 1 per la settima volta nella sua carriera, eguagliando il numero di affermazioni mondiali della già citata leggenda di Benetton e Ferrari.
L’inglese, in Turchia, ha firmato il suo ennesimo capolavoro diventando campione dopo una gara ai limiti della comprensione umana, in cui si è visto tutto ciò che ha permesso all’inglese di diventare leggenda. Lui e la Mercedes, durante il corso di questo anno, hanno reinventato tutti i capisaldi di questo sport e non sembrano voler smettere.
Sembrava impossibile raggiungere il record di Pole Position di Schumi, eppure Lewis lo ha fatto; sembrava impensabile eguagliare le 91 vittorie del tedesco, eppure Lewis è arrivato a 93; sembrava inimmaginabile vincere 7 titoli mondiali all’età di 35 anni come fece Schumacher, eppure Lewis, alla stessa età, ne ha vinti 7 e il prossimo anno punta all’ottavo centro.
Ritornano alla mente quelle immagini di un giovane inglese che nel 2007 divenne il primo pilota di colore a guidare nella classe regina del Motorsport. Un giovane pieno di grinta, sfrontato come pochi, capace di dichiarare che sarebbe stato perfettamente in grado di vincere il titolo al suo primo anno da professionista. Il titolo gli sfuggì per un solo punto, ma lo vinse, con le stesse modalità, l’anno dopo.
Da lì nasce la storia di Lewis Hamilton, che mai avrebbe immaginato, 13 anni dopo, di riscrivere il libro dei record. E non è il solo…
La sua scuderia, la Mercedes, ha festeggiato la più longeva egemonia della storia della Formula 1. Una grande macchina, sviluppata da grandi nomi e guidata da un grande campione.
La forza della “freccia d’argento” è la fortuna, ma anche la sfortuna, del campione britannico. Hamilton è ritenuto, da tanti, non al livello dei vari Senna, Schumacher, Prost… eppure chi lo dice sembra essere affetto da memoria corta. La Formula 1 ha dimostrato che per vincere devi essere perfetto in tutto.
Schumi aveva un team e una macchina, la Ferrari, che dominava ogni gara; Senna e Prost ridussero il campionato mondiale ad una competizione “monomarca” tra le loro due imbattibili McLaren; Vettel in Red Bull collezionava pole e vittorie ogni weekend… Hamilton, in questi anni, sta facendo lo stesso.
Quello di Lewis è un insegnamento per tutti e il suo team radio, alla fine della gara che lo ha incoronato 7 volte campione, è da ascoltare e riascoltare.
Non c’è avversario che tenga, non c’è critica che tenga. Per quanto un sogno possa sembrare impossibile, se vuoi, riuscirai davvero a realizzarlo.
E, dopo 14 anni di professionismo, Lewis Hamilton ha coronato il suo, diventando, per sempre, leggenda di questo sport.
“Lewis Hamilton” by paulwoolrich is licensed with CC BY-NC 2.0. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/