La Salernitana sfiora il colpaccio, il Milan trova il pari al 90’

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di Sergio Del Vecchio-

Dopo il mini terremoto societario in casa granata con il ritorno di Walter Sabatini e la risoluzione del rapporto con Morgan De Sanctis, all’Arechi è di scena il Milan. Le squadre partono con lo stesso modulo tattico, 4-2-3-1, nel Milan dopo sette mesi torna Bennacer titolare, con lui Reijnders, mediano davanti alla difesa, dove ci sono Tomori e Kjaer centrali, Theo Hernandez e Calabria laterali, in avanti Leao, Loftus-Cheek e Pulisic davanti alla punta Giroud. Pippo Inzaghi, che spera di trovare sotto l’albero punti salvezza, schiera davanti alla consueta formazione difensiva, in cui la novità è Fazio al posto di Gyomber, Coulibaly e Legowski, mentre alle spalle della punta Dia parte dal primo minuto la coppia Kastanos-Candreva affiancati da Tchaouna. In mezzo ai quasi 23.500 spettatori c’è anche in tribuna Zlatan Ibrahimovic, osservatore speciale dei rossoneri.

Il primo tempo

Il Milan parte subito molto aggressivo cercando di chiudere la Salernitana nella propria metà campo, la prima vera occasione al 6’ è per i padroni di casa, Candreva tira di prima intenzione da buona posizione in area ma viene murato da Theo Hernandez, sulla respinta Bradaric con un tiro cross pesca Dia che tenta una deviazione volante, Maignan respinge in angolo. Il Milan risponde con Bennacer, buona partenza la sua, molto mobile, comanda il centrocampo e va a mettere ordine in difesa, all’8’ supera Mazzocchi sulla sinistra e mette al centro dove Pulisic calcia alto.

Il vantaggio di Tomori

Al 16’ il Diavolo la butta dentro, con un po’ di fortuna e qualche aiutino della difesa granata. Sugli sviluppi di un calcio di punizione da sinistra, il pallone arriva a Leao dalla parte opposta che controlla e mette al centro bucando Bradaric che sopraggiungeva in copertura, Giraud tenta la deviazione trovando la carambola col rimpallo di Pirola che diventa un cross per Tomori che da due passi ci mette la testa e la spinge alle spalle di Costil. E’ lo 0 – 1 con la difesa sempre troppo ferma quando si tratta di gestire queste dinamiche di gioco.

La reazione della Salernitana sembra affidarsi più al fisico che al gioco, il Milan sente di poter controllare, la difesa passa a tre, con Theo Hernandez che si sgancia per proporsi in avanti. Al 27’ Costil deve uscire a valanga per fermare il francese lanciato in profondità verso la porta. Rispondono i padroni di casa due minuti dopo con un cross velenoso di Candreva che Bennacer devia verso la propria porta impegnando Maignan in una parata d’istinto. I duelli sono molto fisici, si lotta su ogni pallone, la Salernitana sembra sprecare meno, si vedono meno errori gratuiti del solito. Al 32’ Pippo Inzaghi si becca il solito cartellino giallo per intemperanze dopo un fallo a centrocampo di Legowski su Bennacer.

Il pareggio di Fazio

Al 40’ buona combinazione veloce della Salernitana che vede protagonista Kastanos, scambio con Tchaouna e poi triangolo di prima con Candreva che gli restituisce il pallone scavalcando la linea difensiva del Milan rimasta in posizione, l’azione si conclude con una spaccata al volo che impegna Maignan nella deviazione in tuffo in angolo. Il cipriota dà la sensazione di essere più a suo agio in chiave offensiva che come centromediano, soprattutto di fronte a difese a zona che gli permettono di giocare tra le linee. Dal calcio d’angolo va il solito Candreva, splendida la sua pennellata a centro dove Fazio salta più in alto di tutti e colpisce benissimo mirando all’angolino: è il pari. La risposta del Milan arriva su calcio di punizione di Theo Hernandez, Costil non blocca ma riesce ad allungare il pallone coi piedi prima dell’arrivo di Tomori. La prima frazione di gioco si chiude con la Salernitana in avanti.

Il secondo tempo

Entra Simic al posto di Kjaer che ha rimediato una violenta pallonata in faccia da parte di Tchaouna. Passa un minuto e Dia in fase di allungo verso il centrocampo porta la mano verso il flessore della gamba sinistra e si mette a sedere. Lo sostituisce Ikwuemesi. Il Milan comincia pian piano ad allungarsi, diversi giocatori, tra cui Leao e Hernandez, solitamente esplosivi, non sono in serata, in fase di costruzione d’attacco ci sono errori e leggerezze che permettono alla Salernitana di ripartire in contropiede e di trovare larghi spazi, tuttavia i granata non ne approfittano. Sicuramente una fase di gioco sulla quale Pippo Inzaghi dovrà lavorare: tante, troppe ripartenze non finalizzate, neppure col tiro in porta.

I portatori di palla spesso cercano il compagno che è rimasto spalle alla porta, il quale non riesce a gestire il passaggio o finisce per farsi togliere il pallone. Gli attaccanti sono lenti a smarcarsi, manca un trequartista che sappia tenere palla, aspettare il movimento dei compagni e lanciarli in profondità. Spesso infatti si assiste a contropiede abortiti perché chi dovrebbe verticalizzare tentenna, rallenta e alla fine torna indietro, fino al passaggio a Costil. In uno di questi ripiegamenti Pirola per poco non la combina grossa facendo retropassaggio che sembra più un tiro, Costil in uscita si salva d’istinto. Sul fronte opposto Ikwuemesi si trova di nuovo col dilemma del piede con cui calciare e calcia con l’esterno destro un pallone destinato al piede opposto: il risultato è inguardabile.

Cominciano ad affiorare stanchezza e nervosismo, Pirola chiede il cambio, al suo posto Gyomber, Leao rifiuta, tra le bordate di fischi, la mano tesa di Mazzocchi dopo l’ennesimo contrasto tra i due.

Il gol di Candreva

E’ il 62’, Tomori contende il pallone a Kastanos, nello scatto il difensore inglese fa la stessa mossa di Buolaye Dia a inizio tempo e si sdraia sul prato toccandosi il flessore della coscia destra. Sullo sviluppo dell’azione la Salernitana prosegue il gioco con Kastanos che è lesto ad aprire per Candreva sul versante opposto a quello in cui si trova accasciato Tomori. Il numero 87 si trova ad avanzare verso l’area avversaria senza che nessun compagno da servire, non è il tipo che torna indietro, in una frazione di secondo vede che Maignan non ha recuperato la posizione rispetto al suo spostamento laterale, probabilmente non si aspetta il tiro, allora Mast’Antonio calcia di prima intenzione e lo fa proprio sul primo palo. Ne viene fuori un tiro infido, di quelli che improvvisamente si abbassano proprio sulla linea, Maignan è lento, ci mette i guantoni ma in pratica respinge la palla nella propria rete. Il Milan si innervosisce, è in svantaggio e perde ancora un giocatore per infortunio. Al posto di Tomori entra Florenzi. La Salernitana ci crede, al 66’ punizione defilata sulla destra, ancora una volta Candreva, il migliore dei suoi, inventa il possibile colpo del KO fintando il cross e servendo l’accorrente Mazzocchi che calcia di prima. Stavolta Maignan è reattivo e si allunga in alto a togliere il pallone da sotto la traversa. Un grande intervento che mantiene la sua squadra in partita.

Il pareggio di Jovic al novantesimo

Cambi per il Milan, escono Pulisic e Bennacer per Chukwueze e Jovic. Pioli manda dentro una punta per tentare di riprendere la partita a costo di sbilanciare la squadra, che infatti continua a subire in contropiede. Al 73’ Tchaouna tenta il colpo di testa in avvitamento, il risultato è di quelli che ti riconciliano con gli altri sport. Anche Pippo Inzaghi mette dentro forze fresche, Bronn per Mazzocchi, Cabral per Tchaouna e Martegani per Kastanos.

La squadra di casa sembra perdere qualcosa dopo le sostituzioni. Sicuramente compattezza e lucidità. Ritornano i passaggi sbagliati, i rilanci a campanile, i falli di frustrazione. Martegani entra con le gambe che tremano, in attacco si rende protagonista di un tiro assolutamente da dimenticare. Il Milan tenta il tutto per tutto, all’80 Leao si ricorda di fare Leao, va in percussione sulla fascia superando Candreva e piazza il pallone sulla testa di Jovic, Costil compie un mezzo miracolo, respingendo due volte, la seconda di piede, i tentativi di Jovic. Il fortino granata crolla al 90’ nella più classica delle azioni, cross di Calabria da destra, torre di Giraud per Jovic che stavolta non sbaglia e con una girata di sinistro beffa Gyomber, non impeccabile nella marcatura, e Costil.

Sull’Arechi aleggiano rabbia e delusione, la vittoria sembrava a portata di mano. Nei minuti di recupero succede il parapiglia con il terzo portiere Fiorillo che spintona Florenzi facendolo finire a terra. Ne nasce una mischia che Doveri riesce a sedare estraendo anche il rosso diretto per Fiorillo. Finisce sul pari, con tanto rammarico da entrambe le parti. Nel dopo partita, Pioli non nasconde l’amarezza per la prestazione dei suoi e parla di “passi falsi che si ripetono”. Inzaghi, pur essendo dispiaciuto per il colpo sfiorato, si dichiara contento della prestazione dei suoi, in particolare loda la vecchia guardia, Mazzocchi, Fazio, Candreva, Kastanos, Coulibaly, “mi auguro che i giovani prendano esempio da questi giocatori che oggi sono stati dei gladiatori e hanno dimostrato di tenere alla maglia”.

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