salernonews24sport-di Sergio Del Vecchio-
La Salernitana in cerca di risultato e di convinzione dopo lo scivolone di Firenze, il Bologna per confermare il buon momento di forma e di risultati, a caccia di un piazzamento storico.
Pippo Inzaghi ripropone il modulo di Firenze, con qualche avvicendamento. In difesa insieme a Pirola ci sono Gyomber e Lovato, nel centrocampo a 4 al posto di Bohinen c’è Legowski. Ikwuemesi davanti a Candreva e Dia. Ancora Costil tra i pali. Thiago Motta deve far fronte a diverse indisponibilità e schiera un 4-2-3-1 con Beukema centrale insieme a Calafiori nella linea difensiva e Kristiansen e Posch esterni, a centrocampo Moro e Freuler, in attacco, dietro la punta Zirkzee ci sono Saalemaekers, Ferguson e Ndoye.
Pronti via e già si intuisce quale sarà il copione della gara. Mazzocchi a destra va subito in difficoltà nella marcatura di Saalemaekers che gravita largo e alto proprio nella sua zona e che al contrario appare subito in ottima forma.
Dopo pochi minuti il Bologna ha già conquistato il possesso palla e inizia a mostrare il suo gioco fatto di passaggi in profondità, sovrapposizioni, triangolazioni veloci a smarcare l’uomo verso la porta. A sinistra Moro, Saalemaekers e Kristiansen fraseggiano come prime ballerine della Scala di fronte allo sguardo incredulo di Mazzocchi e compagni che pare possano ricorrere solo al fallo per interrompere le azioni avversarie.
Nemmeno il tempo di realizzare perché sono così tanti i punti che separano le due squadre in classifica che i felsinei sono già in vantaggio. 9’ minuto, Gyomber interrompe in uscita uno scambio al limite dell’area allontanando il pallone verso una zona del campo sguarnita. Posch dalle retrovie è il primo ad arrivare sulla palla e vede chiaramente lo specchio della porta di Costil, gli tocca tentare il tiro da fuori e lo fa mirando al secondo palo senza riuscire ad imprimere troppa forza. Costil è quasi sorpreso, si aspettava una bordata, invece la parata è facile, ma l’estremo difensore granata non blocca e non accompagna il pallone in angolo, anzi la smorza a favore di Zirkzee che è l’unico ad aver seguito l’azione ed insacca il più facile dei gol, con la difesa ferma a guardare. L’olandese, quasi incredulo, corre ad esultare verso la Curva Nord allargando le braccia: “sono abituato a segnare gol ben più difficili, ma come facevo a non segnare questo?” sembra voler dire ai suoi tifosi.
Si mette subito in salita per i padroni di casa, la fascia destra è bloccata, Saalemaekers ogni volta che riceve palla riesce a sgusciare saltando la marcatura, Mazzocchi non è in giornata così come il centrocampo, in affanno su tutti i palloni, fioccano gli errori con giocate semplici regalate agli avversari e ripartenze lentissime, leziose e inconcludenti, in ripiegamento la difesa passa a cinque. Al 16’ Beukema fa fallo al limite su Ikwuemesi, la posizione è buona, ma stavolta Candreva finta il tiro della punizione per ricevere il passaggio di ritorno, l’azione sfuma senza esito.
Minuto 19’, Lovato è pressato a centrocampo sull’out di destra dal solito Saalemaekers che non lo molla. Il difensore è in difficoltà, arretra e tenta il passaggio al portiere. Il disimpegno è horror, praticamente da fermo non riesce a far viaggiare la palla che si ferma a metà strada dove c’è sempre Zirkzee in agguato che anche stavolta ha seguito l’azione e supera facilmente Costil in uscita depositando in rete a specchio col primo gol. E’ la prima doppietta per l’olandese ex Bayern.
La reazione granata arriva due minuti dopo ed è affidata a Candreva, controllo e cross da sinistra a tagliare fuori Kristensen, Mazzocchi in buona posizione sul secondo palo arriva con un attimo di ritardo alle spalle del difensore e non riesce a trovare l’impatto col pallone.
L’immagine emblematica della gara della Salernitana è rappresentata da Lassana Coulibaly al 26’: pallone vagante a centrocampo verso la sua zona, il maliano sembra in vantaggio ma è piantato a terra e parte con troppi secondi di ritardo, quando arriva sulla palla è sopraggiunto anche Ndoye che lo contrasta, il numero 18 granata si gira, tenta di difendere il possesso ma non scarica su nessun compagno, alla fine si fa soffiare il pallone, è costretto ad atterrare l’avversario per impedirne il contropiede e finisce per prendere anche il giallo dall’arbitro Sozza. Inzaghi stavolta è immobile, non si agita più verso i suoi, sembra sfiduciato.
Il Bologna riprende il controllo della partita, gioca di prima che è un piacere, Moro a centrocampo si impone con disinvoltura e autorità trovando una buona intesa con Saalemaekers sempre più dirompente, i due addirittura si scambiano la posizione.
Al 35’Pippo Inzaghi sostituisce Lovato, ancora in stato confusionale per l’errore commesso, con Tchaouna che va sulla fascia destra per osare di più in avanti, Mazzocchi si abbassa sulla linea di difesa e Candreva si sposta sulla sinistra. Un minuto dopo il nuovo entrato si fa recuperare da Saalemaekers che poi quasi lo irride mandandolo a vuoto con una finta. Il fallo di frustrazione che ne consegue è da oratorio, il cartellino giallo è d’obbligo. Stessa sorte tocca a Mazzocchi, giallo anche per lui dopo l’ennesimo fallo su Saalemekers che stasera sembra un’anguilla.
Il fallo di Dia su Saalemaekers
Sul finire del primo tempo il nervosismo che sin qui serpeggiava esplode. Dopo un contrasto in area per cui i giocatori in maglia granata invocano il rigore, la palla è giocata sull’out di destra, con Saalemaekers (sempre lui!) che arriva come al solito una frazione di secondo prima dei suoi avversari vanificando il tentativo di sottrargli il pallone. Stavolta tocca a Boulaye Dia che si rende protagonista di un altro brutto gesto sportivo, perché resosi conto che il belga gli ha rubato il tempo non ferma lo slancio della gamba destra lanciata nell’atto di calciare e colpisce in pieno platealmente la tibia dell’avversario. Il sig. Sozza di Seregno lo grazia col giallo, valutando certamente il fatto che, al di là della teatralità dell’atto, Dia una frazione di secondo prima dell’impatto con la gamba di Saalemaekers si gira di lato come per non vedere e cerca di ridurre la corsa e gli effetti del calcione.
Il secondo tempo
Il secondo tempo non mostra segnali di cambiamento per i padroni di casa. Il centrocampo granata vacilla alla prima pressione degli avversari e, se non perde subito palla, non riesce mai a ripartire con convinzione e velocità. I giocatori dei reparti avanzati corrono tanto a vuoto senza palla, ma quando ne hanno il possesso non riescono quasi mai a costruire azioni pericolose. Solo quando la Salernitana riesce ad andare in velocità può creare pericoli perché non permette il piazzamento della difesa avversaria. Come al 5’quando Legowski conquista palla in difesa e lancia subito Dia, il quale apre prontamente per Ikwuemesi lanciato verso l’area. La punta si ritrova il pallone sul sinistro ma tenta ugualmente di calciare col destro con un risultato inguardabile che finisce fra le braccia di Skorupski.
Il Bologna controlla la gara pur accusando un lento e progressivo calo. L’incontenibile Saalemaekers continua a mietere vittime, che fortunatamente si alternano nei falli da ammonizione. Così Daniliuc, appena entrato per sostituire l’ammonito Mazzocchi, così Gyomber, giallo anche per lui, costretto a usare le maniere forti sull’ex milanista.
Entrano Simy per Ikwemesi e Maggiore per Legowski, Tchaouna si sposta a sinistra.
Al 64’ i felsinei potrebbero chiudere la partita in anticipo, Gyomber, pericolosissimo quando lascia la posizione a caccia di palloni vaganti, si fa scavalcare e permette a Zirkzee di infilarsi in un corridoio libero dove può servire l’accorrente Ferguson mettendolo davanti al portiere. Il numero 19 fallisce il rigore in movimento, complice la deviazione prima di Costil e poi del palo.
La protesta della Curva Sud e il gol di Simy
Non è finita ancora ma al 66’ la Sud getta la spugna, gli striscioni vengono ammainati e parte del pubblico alla spicciolata abbandona la Curva. Al 75’ Maggiore, entrato con la giusta carica agonistica, lancia in profondità per Candreva che vede il movimento di Simy a rimorchio e lo serve con un delizioso appoggio. Il nigeriano ex Crotone, che ormai consideravamo fuori rosa e che con grande umiltà ha saputo rimettersi in gioco, fa la cosa più difficile, il piattone sul primo palo che buca le gambe di Calafiori e Kristiansen e si infila nell’angolino.
Il gol sveglia i granata, ora che sono saltati gli schemi e c’è poco tempo, paradossalmente giocano meglio, sono più concreti ed efficaci. Il Bologna si chiude a riccio cercando di far girare le lancette senza correre altri pericoli.
I minuti finali, Fazio espulso dalla panchina
Al minuto 87 Saalemaekers colpisce ancora, seppur venendo colpito a sua volta. Sei ammoniti su sette portano infatti la sua firma. Neppure Kastanos, subentrato a Candreva, resiste alla tentazione di rifilare l’ennesimo calcione al belga, addirittura fuori dal rettangolo di gioco, dopo una palla contesa vicino alla bandierina dell’angolo. Anche stavolta il sig. Sozza leva al cielo il giallo. Gli animi si surriscaldano, il Bologna vorrebbe anche qui il rosso diretto, ma ora è anche un modo per perdere tempo e far innervosire gli avversari. La strategia riesce benissimo, il cronometro si ferma, entrano in campo anche dalla panchina, le proteste sono veementi. Alla fine il rosso diretto se lo becca Fazio, reo di aver ecceduto proprio da bordo campo in qualche francesismo di troppo all’indirizzo dell’arbitro.
Il gioco riprende con cinque minuti di recupero ufficiali nei quali la Salernitana per due volte va vicino alla beffa ai danni del Bologna. Una è sui piedi di Daniliuc che in area da posizione laterale potrebbe tirare in porta ma non se la sente e tenta di servire Simy al centro anticipato da Beukema con un recupero disperato. Un minuto dopo l’altra occasione capita sulla testa di Pirola su cross di Tchaouna da destra, il difensore, forse disturbato da Maggiore, colpisce malissimo e manda le speranze del pubblico dell’Arechi a infrangersi sul fondo.
Sarebbe stata una punizione troppo severa per un Bologna che ha dominato la partita, soprattutto nel primo tempo, e che forse ha avuto il demerito di tirare i remi in barca troppo presto. Unica nota positiva, come dirà Pippo Inzaghi nel dopo partita, la prestazione di Simy, che era fuori lista ma ha saputo rimboccarsi le maniche ed è entrato con grande animo. La brutta serata non finisce qui, perché all’esterno dell’Arechi si sono assiepati qualche centinaio di tifosi che a gran voce nominano invano il nome di Iervolino.