
L’artista sceglie ancora una volta di esplorare le possibilità sonore e testuali dei filoni urban contemporanei imparentati con il Rap, per darci la sua interpretazione delle caratteristiche del genere, cioè la critica sociale che fa da sfondo a ispirazioni autobiografiche. Il testo è più complesso rispetto al brano precedente, con slanci lirici di gusto onirico e surreale, contrapposizioni ideologiche e definizioni di schieramenti di campo rese attraverso allegorie o allusioni, e forse può interessare anche per le analisi dei prodotti culturali contemporanei in chiave psico-sociologica, oltre che per il valore estetico e letterario. Versi come “Siamo due marziani, siamo diversi, la nostra forza è essere noi stessi” suonano come un invito ad affermare pienamente la propria individualità e a valorizzare le proprie differenze, per renderle punti di forza contro “i farabutti che sputano beceri insulti nel mondo dei rifiuti”. Forse nei prossimi brani Zeno ci dirà chi sono questi farabutti.
Nel frattempo, chi vuole può ascoltare il pezzo sui canali social dell’artista e saperne di più sulla sua poesia.