Il turismo delle radici: Rete Destinazione Sud presenta: “2023 anno del Turismo di ritorno”

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Venerdì 18 marzo, ore 15:30- Mostra d’Oltremare-Napoli

-di Maria Gabriella Alfano

Sono andati via tanto tempo fa, spinti dalla necessità di trovare  un lavoro e una vita migliore per le proprie famiglie, ma non hanno dimenticato i paesi in cui sono nati. I più fortunati sono quelli che vivono non molto lontano e possono  tornare ogni anno per trascorrervi le ferie estive,  ma sono molti di più quelli che vivono oltreoceano, accomunati dalla medesima nostalgia.

Viaggiando negli Stati Uniti, in Argentina e in altri Paesi dell’America latina, mi è capitato di parlare con i figli o i nipoti degli emigranti del secolo scorso, ormai inseriti nella loro nuova Patria, ma ancora legati ai paesi di origine. Nonni e genitori hanno tramandato da una generazione all’altra la narrazione di questi luoghi così amati e con essa la voglia di venire in Italia per conoscerli.

E’ questo il target a cui si rivolge un nuovo settore del turismo che sta emergendo negli ultimi anni e a cui è dedicato un interessante incontro nell’ambito della Borsa Mediterranea del turismo che aprirà i battenti il prossimo 18 marzo negli  spazi della Mostra d’Oltremare di Napoli.

Un turismo che nasce non tanto dai luoghi ma dalle persone, dai discendenti di coloro che vi abitavano tanto tempo fa, a cui piace scoprire storia, tradizioni, artigianato, enogastronomia dei paesi dei loro antenati.  Questo che viene definito “turismo di ritorno” o “delle origini”  ha un bacino di utenza stimato dall’Ufficio Studi di ENIT (Agenzia Italiana del Turismo)  in circa ottanta milioni di persone e può rappresentare un’ importante opportunità per tanti piccoli paesi poco conosciuti, capitalizzandone le risorse culturali e ambientali e contribuendo a frenare la tendenza all’abbandono e allo spopolamento.

Inoltre, gli italiani residenti all’estero, sono veri e propri “testimonial” dell’attrattività turistica del nostro Paese e possono contribuire a promuovere questo turismo “slow”, che punta sull’integrazione con le comunità locali e sulla condivisione dei loro stili di vita. Un turismo che utilizza canali innovativi e che può avere interessanti ricadute sulle attività economiche dell’accoglienza e della ristorazione delle piccole imprese del luogo.

Un obiettivo più ambizioso è quello di far tornare le “terze generazioni” per avviare nuove attività economiche, sfruttando le più avanzate opportunità offerte dalla transizione digitale del turismo che ormai è parte integrante delle strategie di rilancio del Settore. I giovani sono -infatti- le nuove leve su cui occorre puntare per creare sul territorio nuove professionalità di operatori specializzati in questo tipo di turismo.

Il  “Turismo di ritorno” è tra le linee d’azione di “Rete Destinazione Sud” che venerdì 18 marzo, alle 15:30,  in occasione della Borsa Mediterranea del turismo, presenterà il Progetto Nazionale “2023-Anno del Turismo di Ritorno”, il suo Comitato promotore Nazionale e i partner dell’iniziativa.

Dopo la relazione  del Presidente Michelangelo Lurgi, interverranno Valeria Ciarambino, vice presidente del Consiglio regionale della Campania, Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania, Fausto Orsomarso, assessore al turismo della Regione Calabria.

 

 

 

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