di Claudia Izzo-
Donare è la parola chiave dell’Associazione Nazionale ed Ente Terzo Settore Donation Italia A.P.S., protagonista del convegno svoltosi presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città a Salerno.
Ad essere presentato è il programma della nuova stagione sociale di DONATION, associazione presieduta da Luigi Bisogno, nata con lo scopo di promuovere la cultura del dono, intesa come fratellanza, solidarietà e rispetto dei diritti umani che fin dalla sua fondazione ha dato vita ad iniziative a carattere sociale, sanitario e artistico-culturale, ispirandosi ai principi espressi dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani”.
Ne parliamo con Marco Rago, Referente Nazionale Terzo Settore Donation.
L’incontro al comune di Salerno ha visto una nutrita partecipazione di soci e amici. Quali le novità ed i progetti futuri?
L’incontro al Comune di Salerno ha segnato un momento importante per Donation Italia, evidenziando la partecipazione attiva di soci e amici. Tra le principali novità emerse, spicca il progetto nazionale, che mira a rafforzare la presenza dell’associazione in diverse regioni italiane, grazie alla rete di referenti regionali. Questa iniziativa apre nuove possibilità di intervento su scala nazionale, permettendo all’associazione di operare in modo capillare.
Donation Italia nasce circa dieci anni fa, fondata da Luigi Bisogno, presidente e Stefano Pagliara, Vice presidente con l’obiettivo di promuovere la cultura del dono. L’intento principale è quello di sensibilizzare le persone sull’importanza di donare, non solo in termini materiali, ma anche in termini di tempo, energie e competenze, creando una rete solidale.
Quali le sinergie anche internazionali?
Le sinergie internazionali sono un altro punto di forza dell’associazione. All’interno di Donation Italia, infatti, vi sono persone provenienti da diversi Paesi, qui per studio o per lavoro, che contribuiscono attivamente alla missione. Sono già attive collaborazioni con diverse realtà esteri, che consentono di scambiare idee e risorse su scala globale, arricchendo ulteriormente l’impatto delle iniziative.
Quanto è importante, oggi, la cultura del dono?
La cultura del dono oggi è fondamentale per costruire una società più solidale e inclusiva. Donare significa creare legami di fiducia e condivisione. In un mondo in cui spesso prevale l’individualismo, la capacità di offrire aiuto senza aspettarsi nulla in cambio è un valore che può trasformare le comunità e rafforzare il tessuto sociale.
Cosa intendete voi per dono, da cui Donation?
Per noi, il dono è molto più di un semplice gesto di carità. È un atto di responsabilità verso gli altri, un modo per costruire relazioni basate su solidarietà e condivisione. Donation Italia trasmette proprio questo messaggio: ogni piccola azione di dono può fare una grande differenza nella vita di chi riceve, ma anche in quella di chi dona.
Quanto è cresciuta l’ associazione negli ultimi tempi in Italia?
La crescita dell’associazione è stata significativa, specialmente nell’ultimo anno, grazie alla struttura nazionale partorita dal Presidente Bisogno. Personalmente come Referente Nazionale Terzo Settore insieme ad Alessio Mazzaro, Referente nazionale dei territori, stiamo crescendo sempre più; la nomina poi di referenti regionali ha reso più capillare la presenza di Donation sul territorio facendo aumentare il numero di soci e sostenitori e ampliando l’impatto delle iniziative.
Perché diventare socio, quanto è umanamente importante?
Diventare socio di Donation Italia non significa solo far parte di un’associazione, ma abbracciare un progetto umano più grande. È un’opportunità per contribuire concretamente al benessere altrui e per fare la differenza nella vita delle persone. Il valore umano del gesto di donare, oltre ai benefici per chi riceve, arricchisce chi dona, creando un circolo virtuoso di solidarietà ed empatia.