
Non si ferma la Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), il sindacato che si sta battendo per far riconoscere l’indennità alle famiglie di operatori sanitari che, a causa del Covid 19, hanno subito un lutto. Questo il contenuto della conferenza stampa tenutasi presso l’ospedale Ruggi, a Salerno, un modo per non spegnere l’attenzione sulle conseguenze del Covid 19.
In prima linea il ginecologo Mario Polichetti, responsabile nazionale e provinciale della Fials, ritiene che gli operatori in questione vadano assimilati ai soldati che perdono la vita sul campo di battaglia “perchè – afferma il dr Polichetti- il Covid è una guerra contro un virus e tanti infermieri, medici, operatori sanitari sono stati in trincea, nell’espletamento delle proprie funzioni e del proprio lavoro a combattere per il bene di tutti e per salvare vite umane, spesso rimettendoci proprio la loro stessa vita. Perché dunque non essere in qualche modo accanto alle loro famiglie?”
“Immaginiamo una situazione tipo- continua il dr Polichetti- immaginiamo la situazione di un infermiere morto per Covid di 35 anni, con dieci anni di servizio che ha lasciato due figlie ed una moglie che lavora part time o non lavora proprio. Chi aiuterà questa famiglia? Ecco perchè, già a marzo, abbiamo inoltrato una richiesta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute per conoscere prima di tutto il numero delle vittime Covid in questo ambito, per poi poter vedere riconosciuto il trattamento di reversibilità per le famiglie delle vittime. Noi continueremo senza sosta in questa direzione”.