Pillole di salute con il dr Catello Lambiase: influenza e vaccini

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💊💊💊 Pillole di salute- con il dr Catello Lambiase.
L’inverno tra paesaggi mozzafiato e atmosfere porta anche l’influenza. Come combatterla? Ne parliamo con il dr Catello Lambiase, medico chirurgo, specialista in Radiologia.
-Quali sono i dati in riferimento all’influenza?
Ogni anno, in Italia si ammalano di influenza in media 6 milioni di persone ( su 60 milioni ovvero 1/10 della popolazione).  In Campania, mantenendo le proporzioni, su 6 milioni di abitanti si prevedono 600.000 malati; per fare un esempio, più di 5 volte la popolazione della città di Salerno, che è di 134.000 abitanti, contrarrà l’influenza quest’anno.
Quali sono i sintomi? Come fare a discriminare tra influenza e Covid-19? E’ possibile?
I sintomi dell’influenza, lo sa chiunque la abbia contratta negli altri anni  sono febbre, mal di gola, raffreddore, tosse, dolori articolari e muscolari, astenia.
Sono gli stessi sintomi iniziali del COVID-19; questo causerà che  quest’anno, ad ogni colpo di tosse, starnuto, e rialzo febbrile, ci si allarmerà  e questo farà scattare le misure di protezione anti-COVID.
La diagnosi differenziale tra influenza e COVID-19 con le sole evidenze cliniche è difficile, anzi impossibile, e verranno necessariamente richiesti i tamponi sempre più spesso.
-Il picco stagionale di influenza in genere si raggiunge tra gennaio e febbraio, quest’anno quando si prevede?
Anche quest’anno le previsioni sono per gennaio-febbraio 2021, quindi non siamo ancora in emergenza, e c’è tanto da fare.
Per fortuna  contro il virus dell’influenza sono disponibili alcuni vaccini.
Studi seri scientifici hanno dimostrato che a  partire dal 2006 (anno in cui i vaccini si sono usati capillarmente)  si stima che la vaccinazione antiinfluenzale abbia prevenuto tra il 30 e il 60% delle infezioni.
Al peggio (30%)  si potrebbero evitare un terzo dei casi di influenza, limitando così il congestionamento della sanità territoriale.  Ovvero 30% almeno di richieste di tamponi o sovraccarico del sistema sanitario, MMG, pediatri di base, farmacie e strutture ospedaliere
Normalmente il vaccino è fornito gratuitamente alle persone sopra ai 65 anni, alle donne in gravidanza, ai portatori di alcune malattie croniche e ai loro familiari, alle persone ricoverate in strutture per lungodegenti, al personale sanitario, ai donatori di sangue, e ad alcune categorie di lavoratori (polizia, vigili del fuoco, allevatori).  Ci sono novità quest’anno?
Si, quest’anno, per una migliore copertura vaccinale, l’età per ottenere la vaccinazione gratuitamente è stata abbassata a 60 anni, e si spera di raggiungere il 95% di copertura nelle fasce protette.
Inoltre la vaccinazione antiinfluenzale quest’anno è raccomandata anche per le persone che non rientrano nelle categorie a rischio, e in particolare per bambini e ragazzi che frequentano le scuole, per evitare che queste diventino moltiplicatori di contagio. In altri paesi la vaccinazione antiinfluenzale è obbligatoria fino ai 14 anni, e anche se nel nostro paese non si vuole obbligare a vaccinare i bambini in questa fascia di età, ed io concordo,  si dovrebbe almeno incentivare la vaccinazione rendendola disponibile e gratuita.
-Ogni Regione e Provincia Autonoma stabilisce le strutture deputate alla vaccinazione. Chi è preposto a somministrare i vaccini?
1. Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL;
2.  Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta.
-Infine, cosa consiglia il Ministero della Salute a tutti i soggetti preposti ad informare la popolazione?
Raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.

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