Donare è bello- Cosimo di Filippo
Il piccolo Alessandro Maria ,di soli due anni, affetto da una malattia genetica rarissima nota come Linfoistiocitosi Emofagocitica (Hlh), è alla ricerca di un donatore compatibile.
E’ scattata una gara di solidarietà in fatto di donazione del midollo osseo.
Ma cosa è il midollo osseo? A cosa serve? E perché viene utilizzato in medicina?
Il midollo osseo è un tessuto che si trova sia nel canale centrale delle ossa lunghe e sia nelle ossa piatte e spugnose come il bacino e il cranio.E’ costituito da due parti che presentano caratteristiche e funzioni diverse.
Il midollo rosso, deputato alla produzione di globuli rossi, piastrine e parte dei globuli bianchi.Il midollo bianco, composto prevalentemente da grasso, dà origine a cellule chiamate leucociti o globuli bianchi.Pertanto nel midollo osseo hanno sede cellule staminali totipotenti.Esse possiedono un’elevata capacità replicativa e differenziativa, e danno origine a tutte le linee cellulari emopoietiche, che portano alla produzione di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, che sono gli elementi corpuscolati maturi del sangue.
I globuli rossi svolgono le funzioni di portare ossigeno e rimuovere l’anidride carbonica; i globuli bianchi di sorvegliare sulle infezioni e regolare la risposta immune; le piastrine di arrestare il sanguinamento.
La presenza di cellule staminali totipotenti rende il midollo particolarmente interessante per la cura di molteplici malattie del tessuto ematico.
Il trapianto di cellule staminali del midollo osseo (ematopoietiche) sostituendo il midollo osseo malato è in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue.
Le cellule staminali prelevate dal midollo osseo di donatore sano possono curare, meglio di altri trattamenti, malattie come la leucemia (invasione del midollo osseo da parte di cellule tumorali), l’aplasia midollare (mancata produzione di cellule del sangue), la thalassemia major (anemia ereditaria per un difetto di produzione dell’emoglobina, per cui i pazienti devono essere sottoposti a periodiche trasfusioni per tutta la vita), malattie da difetti genetici.
Il risultato dei trapianti è migliore se donatore e ricevente sono identici per le caratteristiche genetiche del sistema di istocompatibilità: HLA (Human Leukocyte Antigens ovvero Antigeni Leucocitari Umani).Ma a causa dell’elevatissimo polimorfismo (diversità) dei geni che regolano il sistema HLA, la probabilità che ciò si verifichi tra individui non imparentati è bassissima: solo tra fratelli esiste la probabilità del 25% di essere geneticamente identici.
Da qui nasce la necessità di creare registri nazionali di individui sani, disponibili alla donazione di cellule staminali del midollo, tra cui ricercare quelli con le caratteristiche genetiche il più possibile simili a quelle del malato.Più gli individui sono simili, più è favorito l’attecchimento delle cellule staminali del midollo osseo e si evitano forme gravi di rigetto acuto o cronico e malattia del trapianto contro l’ospite (Graft versus Host Disease).
Per determinare le caratteristiche genetiche preliminari è sufficiente un prelievo di sangue.
Le caratteristiche richieste per l’iscrizione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo sono: ·
- età compresa tra i 18 e i 35 anni (il limite d’età all’iscrizione è stato deciso per permettere una lunga permanenza (fino a 55 anni) nel Registro aumentando la probabilità di trovare due soggetti identici e favorendo nello stesso tempo la qualità del midollo proveniente da soggetti giovani (il limite d’età per l’iscrizione può essere innalzato a 40 anni, previo valutazione medica) ·
- peso uguale o superiore ai 50 Kg (il peso può essere inferiore, ma non di molto, in quanto tra l’iscrizione e la chiamata per il prelievo di cellule staminali possono passare anche molti anni)
- Assenza di condizioni patologiche, quali ad esempio: aritmie maligne, gravi alterazioni della pressione arteriosa, asma bronchiale, bronchite cronica in trattamento farmacologico, convulsioni, epilessia, tutte le tipologie di neoplasie maligne, anche dopo la guarigione, deficit dei fattori della coagulazione, rettocolite ulcero emorragica, morbo di Chron. le malattie autoimmunitarie che coinvolgono più organi, talassemia Major, drepanocitosi, positività per HCV, HBV, HIV, sifilide.
Non possono inoltre diventare donatori di midollo osseo anche quanti si trovino in una di queste situazioni:
- Gravidanza (sospensione temporanea per 6 mesi dal parto)
- Assunzione di sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo
- Comportamenti sessuali a rischio
- Alcolismo cronico
La verifica della istocompatibilità precede l’iscrizione nel Registro dei donatori di midollo:all’inizio verrà fatto un piccolo prelievo di sangue per la determinazione delle caratteristiche genetiche di base e del gruppo sanguigno col fenotipo Rh. Se le caratteristiche genetiche del donatore iscritto nel Registro, sono compatibili con quelle di un paziente in attesa di trapianto, sarà convocato tramite il Centro Donatori, per ulteriori accertamenti di compatibilità.
Eseguita la tipizzazione HLA ad un livello di risoluzione maggiore, i risultati verranno inseriti nella banca dati del Registro. Confermata la compatibilità, sarà data al donatore la comunicazione della sua selezione per il prelievo di cellule staminali. Il prelievo delle cellule staminali ematopoietiche può essere effettuato tramite due diverse procedure:
- a) aspirazione di sangue midollare mediante punture alle creste iliache posteriori (ossa del bacino) in anestesia totale o epidurale
- Le cellule midollari prelevate si ricostituiscono spontaneamente in 7-10 giorni;
- Prima dell’intervento vengono reinfuse un paio di unità di sangue che il donatore stesso ha predepositato (trasfusione autologa);
- E’ necessaria una ospedalizzazione di pochi giorni, cui segue una breve convalescenza;b) raccolta di cellule staminali ematopoietiche da sangue periferico mediante aferesi .Al donatore viene somministrato in più dosi nei giorni precedenti l’aferesi (prelievo dal sangue periferico degli elementi del sangue selezionati e reintroduzione in circolo degli altri) un farmaco stimolatore del midollo (fattore di crescita), che aumenta la replicazione delle cellule staminali e le mobilizza dalle loro sedi naturali al sangue periferico.
La procedura di aferesi, che non richiede ospedalizzazione, ed ha la durata di circa 4 ore.Le cellule staminali, dal midollo o da aferesi, così ottenute, vengono infuse come una normale trasfusione di sangue al paziente ripulito preventivamente dalle cellule malate del suo midollo.
Donare è bello.In bocca al lupo Alex.