Rino De Feo, lo chef alla conquista dell’Oriente

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E’ di Castellammare di Stabia lo chef con la passione del Napoli che si è spinto in Oriente, tra Indonesia e Cina per realizzare il suo sogno: “evangelizzare con l’unica religione che conosce: la cucina napoletana”,  come scrive Luigi D’Alise nel libro Rino De Feo. Uomini. Viaggi. Ingredienti. (areablu edizioni).

Rino De Freo è sempre stato solare e creativo tra Istituto d’Arte, scenografie per la festa del Carnevale, striscioni per la curva dello stadio della squadra locale, la Juve Stabia. Poi la svolta, la scelta di dedicarsi alla cucina, con la massima passione. Di qui la promozione della cucina napoletana all’estero. Nella cassaforte dei sapori: farina, pomodori e olio e così lo chef nel 2005 si inoltra in Oriente in un momento affollato di avvenimenti, il sisma devastante al largo dell’isola indonesiana di Sumatra, gli echi degli attentati terroristici a Londra e Sharm el-Sheik, la rabbia del paese a maggioranza musulmana a seguito delle caricature di Maometto.

L’intraprendenza certo non manca nel proporre piatti della tradizione italiana ai suoi clienti asiatici a Giacarta, Bali…. Tra città e villaggi, vince il desiderio di sperimentare, di  mettersi in gioco, di creare; tutto ciò  porta alla nascita dell’ osteria “Il matto” a Guangzhou, lì dove Marcello Lippi e Fabio Cannavaro erano ospiti fissi.

Così lo chef venuto dal Vesuvio decide di realizzare i prodotti che usa nelle sue cucine-laboratorio, pane, lievito, prodotti caseari con i suoi mozzarella show. Dall’ Italia arrivano i pomodorini del piennolo, l’olio extravergine di oliva, la pasta, il vino.

Tra ricette, il culto dell’accoglienza, aneddoti personali, il libro guida alla scoperta dell’intraprendenza di un figlio del Sud in grado di cambiare le regole del gioco, in grado di trasformare i sogni in realtà . Ed i progetti non finiscono qui.

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