Scempio ambientale a Serre

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Carabinieri ed Enpa a difesa del territorio-di Vincenzo Iommazzo-

C’è da restare sconcertati nel vedere le foto dell’ennesimo scempio ambientale, questa volta perpetrato da una officina meccanica sita nel Comune di Serre. La scoperta si deve all’attività di indagine svolta dai Carabinieri della stazione di Borgo Carillia, diretti dal maresciallo Vittorio Lorito e dal personale Enpa di Salerno, finalizzata all’adempimento delle norme in materia ambientale.

L’operazione ha portato al sequestro di un’area di circa 150 metri mq. i cui requisiti di officina meccanica risultavano non a norma, in quanto in più punti erano depositati in modo incontrollato rifiuti di varia natura come pneumatici, oli esausti, parti di veicoli in materiale plastico e ferroso. Irregolarità maggiori sono state rilevate alle spalle della struttura dove, in un dirupo, erano stati depositati decine di pneumatici ed autoveicoli. Questi ultimi risultavano usati come fonte per pezzi di ricambio senza che vi fosse documentazione attestante procedure di rottamazione.
Come se non bastasse, mediante tubature artigianali, le acque di dilavamento e quelle reflue utilizzate per il lavaggio di auto o parti di esse confluivano in un plateau in cemento sito a circa cento metri dall’officina. Le stesse acque, senza essere dovutamente bonificate e trattate, finivano in un terreno adiacente e per di più l’intera area era sprovvista di idonei sistemi di captazione di liquidi di varia natura.

L’indagine, partita a seguito delle violazioni delle norme previste dal Testo unico sull’Ambiente, si è poi estesa presso gli uffici comunali, dove i militari dell’Arma di Borgo Carillia, dopo una minuziosa ricerca hanno accertato che il titolare dell’impresa era sprovvisto di tutte le autorizzazioni necessarie all’attività di smontaggio e montaggio di veicoli fuori uso con recupero di parti e componenti. Gli uffici della officina erano inoltre sprovvisti dei formulari e certificati di avvenuta rottamazione delle auto presenti in loco.
Per le irregolarità e gli illeciti sopra descritti, l’area veniva posta sotto sequestro e due soggetti venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per reati che vanno dallo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da autoveicoli dismessi, componenti meccanici, oli esausti, scarichi illeciti di acque e oli inquinanti.
Il sequestro dell’area ha permesso di interrompere il flusso di materiale inquinante sopra e nel sottosuolo dei terreni interessati. I controlli, al fine di salvaguardare la salute pubblica attraverso il rispetto delle norme di tutela ambientale, non si fermano, ma proseguiranno nelle prossime settimane.

Basterà come deterrente per scoraggiare qualsiasi insulto fatto alla natura, la cui salvaguardia e cura dovrebbero costituire la priorità per qualsiasi cittadino responsabile?

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