Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore Dario Vassallo: “La riapertura dell’impianto che potrebbe essere in conflitto con le esigenze di tutela ambientale e della salute”
“La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatori e l’Associazione di Coordinamento di Pesca di Maratea si uniscono per opporsi fermamente alla prospettata riapertura dell’Impianto di Smaltimento Rifiuti Liquidi Pericolosi situato in località San Sago, nel Comune di Tortora, Italia. Questo sito di trattamento rifiuti, che si trova a ridosso del torrente Pizinno, rappresenta una grave minaccia per l’ambiente e la comunità locale in un’area marina protetta. Sito nato oltre 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali, poi riconvertito in impianto privato autorizzato al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non solo”
“L’impianto, infatti,” sottolinea Vassallo, “dovrebbe trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti, tra l’altro, da industria tessile, chimica e meccanica, nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica e rifiuti provenienti da tutta Italia, che mettono a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre.
E’ un territorio fluviale/marino ad altissima valenza ambientale riconosciuta, tra l’altro, dalla presenza di ben sei Siti di Interesse Comunitario nonché dall’istituenda Area Marina Protetta di Maratea e la cui vocazione fondamentale è proprio quella di tutelare e valorizzare i suoi capitali naturali per potenziarne l’intrinseca funzione di attrattori turistici oltre che di ri-conoscenza del suo alto valore ambientale. L’opposizione alla riapertura dell’Impianto di San Sago è una causa che non può essere dimenticata, soprattutto in un momento storico in cui le giovani generazioni stanno pagando gli errori del passato a livello ambientale”. A denunciarlo è Dario Vassallo Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
“Maratea è un territorio di Foce, e l’intera comunità dipende dal Fiume Noce per il sostentamento economico del settore turistico e della pesca. Le azioni intraprese riguardanti le criticità dell’asta fluviale mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa della spiaggia di Castrocucco. Pertanto, questa battaglia riguarderà tutta l’opinione pubblica e richiederà l’impegno di tutte le istituzioni locali. Tutti devono comprendere che la salute del Fiume Noce non può essere compromessa o barattata.
La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatori e l’Associazione di Coordinamento della Pesca di Maratea – continua Vassallo- si rivolgono a cittadini, attivisti, istituzioni e media, affinché si uniscano a noi nella lotta per la protezione dell’ambiente e della comunità di Maratea. Solo lavorando insieme possiamo preservare la bellezza naturale del territorio e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni. Insieme, fermiamo la riapertura dell’Impianto di San Sago e proteggiamo il Fiume Noce e la Valle del Noce per sempre”.