Earth Hour : Pulcinella risponde a Greta

0
137

Un ‘ora di buio per salvare il pianeta- di Vincenzo Iommazzo-

Sabato 30 marzo si è ripetuto per la dodicesima volta l’evento internazionale Earth Hour (Ora della Terra) ideato e gestito dal WWF con l’obiettivo di portare la sfida del cambiamento climatico all’attenzione dei cittadini e della politica. Alle 20,30 per un’ora, seguendo il fuso orario, si sono spente le luci dei principali monumenti delle capitali e delle grandi città in 160 nazioni a partire da Sidney in Australia dove l’iniziativa è nata per merito degli ambientalisti nel 2007.

I dati sul cambiamento climatico però dicono che al momento non siamo riusciti ad invertire la tendenza. Gli ultimi  anni dal 2015 al 2018 sono stati i più caldi  di tutta la serie storica che parte dal 1961 (dati della Organizzazione Meteorologica Mondiale WMO). In quasi tutto il mondo il cambiamento climatico si è manifestato con eventi estremi come alluvioni, tempeste di vento, lunghe ondate di caldo e inverni con poca pioggia e scarse nevicate, vale a dire poca riserva di acqua dolce per le stagioni di  primavera-estate.

In Italia Earth Hour ha goduto del patrocinio del Presidente della Repubblica e dei Presidenti del Consiglio, della Camera e del Senato. La mobilitazione è partita dalle scuole, grazie a un protocollo di intesa siglato da WWF e Miur. Per l’evento centrale nazionale quest’anno è stata scelta la città di Matera, capitale europea della cultura: Danilo Rea live al pianoforte in piazza San Pietro Caveoso, luci e proiezioni sull’Idris e concerto all’Auditorium Gervasio.

In Campania Angri ha puntato sullo spegnimento delle luci del Castello Doria e di piazza San Giovanni con contorno di stand sui cambiamenti climatici e No Plastic; a Paestum è rimasto per un’ora non illuminato il bellissimo Tempio di Hera presso il Parco Archeologico; a Sant’Agnello di Sorrento in piazza Matteotti sono state spente le luci del monumento ai caduti, del Municipio e di piazza Sant’Agnello con la Chiesa del Santo patrono; a Poggiomarino si è cominciato il giorno 29 a scuola con una conferenza sul tema ”cambiamenti climatici e tecnologie” in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo, mentre l’evento clou si è tenuto sabato in piazza de Marinis con lo spegnimento delle luci e il flash mob degli alunni.

 Eventi anche a Benevento, a San Nicola la Strada,  Nell’Oasi Bosco di San Silvestro a San Leucio di Caserta.

 A Napoli, particolarmente apprezzata la manifestazione cittadina in piazza Municipio dove la maschera di Pulcinella impersonata dal maestro di guarattelle Bruno Leone ha animato la serata e invitato i presenti che lo avessero desiderato a salire sul “corner” appositamente allestito per lanciare un appello per la difesa della Terra e per la lotta al Cambiamento Climatico. Ha cominciato Mariafelicia Carraturo, mamma napoletana di 48 anni, recente campionessa di apnea che ha messo in evidenza come non ci sia alcun limite d’età se si vuole perseguire un sogno. Sottolineati da applausi, da battute e dal suono della trombetta dello splendido “Pulcinella” si sono succeduti brevi significativi interventi di semplici cittadini e rappresentanti di associazioni e istituzioni. In conclusione, Ornella Capezzuto, presidente di WWF Napoli ha spiegato come “La presenza di Pulcinella abbia voluto rappresentare l’identità campana dell’impegno ambientalista che si sta facendo strada nei nostri territori, in un ideale gemellaggio con la mobilitazione della giovane svedese Greta Thunberg per chiedere  ai governanti di dare risposte concrete per la salvaguardia del pianeta, ma anche a ciascuno di noi di fare la propria parte”.

Facciamo allora in modo che non sia più un segreto di Pulcinella l’appello dell’immortale personaggio: “Stutammo ‘e lluce, appicciammo ‘a vita”.

 

Loading

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!