Da 6 all’8 Aprile convegno delle vele.
Quando il dottore in biologia e oceanografia di Colorado Springs, Ancel Benjamin Keys, negli anni ’30 del secolo scorso si appassionò agli studi sulla malnutrizione, solo pochi addetti ai lavori ne erano a conoscenza. Il suo nome cominciò a circolare durante la seconda guerra mondiale perché nel 1942 compose la famosa “Razione K” , base per l’alimentazione e sussistenza dell’esercito americano.
Più tardi comprò casa in Italia, a Pioppi e si trasferì nel nostro Cilento dove, insieme ad alcuni amici e ricercatori, per quarant’anni studiò l’alimentazione della popolazione locale, giungendo alla conclusione che la dieta mediterranea apportava benefici alla salute. In primis alla sua, in quanto raggiunse in buona forma l’età di poco meno di 101 anni fino alla scomparsa avvenuta nel novembre del 2004.
Per Dieta Mediterranea oggi si intende essenzialmente un modo di alimentarsi che prende spunto dalle tradizioni alimentari millenarie di alcuni paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia, riconosciute in grado di contrastare le cosiddette “patologie del benessere” apparse in Europa nel dopoguerra per la tendenza ad adottare modelli alimentari di provenienza oltreoceano.
In questi giorni, dal 6 all’8 aprile, proprio a Pollica si presenta l’occasione di approfondire la tematica nelle sale del castello Capano, grazie all’appuntamento annuale della Comunità delle Vele che ha scelto quella location e come argomento “Dieta Mediterranea e turismo ambientale e sostenibile”. Lo spunto è nato dal crescente traino che l’enogastronomia di qualità va costituendo per il turismo. Con Legambiente e Comune di Pollica intervengono anche Slow Food Italia, Città Slow International, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Touring Club Italiano e i Comuni costieri insigniti del riconoscimento delle Vele.
Oltre a dibattiti, confronti e incontri, sono previste illustrazioni dettagliate di buone pratiche messe in atto dai sindaci presenti, provenienti da tutt’Italia, dalla Sardegna alla Liguria passando per i pluripremiati Comuni della Sicilia, della Calabria e della Puglia. Tutte realtà che hanno saputo conciliare con lungimiranza l’offerta turistica con il rispetto dell’ambiente e una buona gestione del territorio, tutelando paesaggi incontaminati, prodotti tipici e beni culturali. Buone pratiche senz’altro da diffondere, condividere e replicare.
Numerosi gli ospiti accolti dal sindaco della rinomata località cilentana, Stefano Pisani. Tra essi la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, Tommaso Pellegrino presidente del Parco Nazionale del Cilento, l’on. Alfonso Andria, il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, il presidente del Parco del Vesuvio Agostino Casillo, oltre a tanti esponenti del territorio che hanno adottato con successo il modello di dieta mediterranea e di sviluppo sostenibile.
All’appuntamento conclusivo di sabato mattina, presso il Museo Vivo del Mare e della Dieta Mediterranea di Pioppi, si alterneranno alcuni fra i più qualificati chef italiani, dal pluristellato don Alfonso Iaccarino allo chef contadino Pietro Parisi, dal pizzaiolo di Caiazzo (Caserta) Franco Pepe premiato come miglior pizzaiolo artigiano al mondo, alla cuoca cilentana Giovanna Voria rappresentante della cucina cilentana nel mondo. Con loro esponenti delle più qualificate aziende dell’enogastronomia locale come Giuseppe Pagano patron dell’Azienda Agricola San Salvatore, Donatella Marino della cooperativa Alici di Menaica e Giuseppe Cilento fondatore della cooperativa olivicola Nuovo Cilento.
Rossella Muroni presidente nazionale di Legambiente, Sebastiano Venneri, presidente Vivilitalia e Stefano Pisani sindaco di Pollica concordano nel sostenere che stando ai numeri, il 2016 sembra confermarsi come l’anno dei nuovi turismi amici dell’ambiente, improntati all’attenzione per la natura, per le aree protette, per lo sport e l’attività fisica.
Comuni, aree protette e strutture ricettive italiane e del Cilento in particolare, stanno andando a braccetto per la promozione di un turismo legato non solo ad un’offerta di qualità ma anche al rilancio dei territori. Il 79% dei viaggiatori, infatti, considera oggi importanti gli accorgimenti eco-friendly quando sceglie una struttura ricettiva. Tra questi accorgimenti ci sono anche le piste ciclabili e il cicloturismo, che ha raggiunto in Italia un giro d’affari pari a circa 2 miliardi di euro.
Altro aspetto fondamentale è legato al turismo del benessere con il moltiplicarsi di esperienze come le “ricette verdi”: prescrizioni fatte da professionisti del settore medico che incoraggiano i turisti a scegliere vacanze attive come vere e proprie ricette sanitarie per rimanere in buona salute.
Da quanto sta emergendo dal convegno, ci sembra di poter prendere atto con soddisfazione di un vero e proprio salto di qualità nella difesa dell’ambiente e della natura che speriamo si affermi con sempre maggior convinzione nei cittadini e nelle nuove generazioni. Occorre, forse, un po’ più di coraggio nel mettere a rete le esperienze e le eccellenze di tutti gli operatori, nel Cilento come nel Paese.
Vincenzo Iommazzo