Ogni anno il 22 Maggio, viene celebrata la Giornata Mondiale della Biodiversità, a tutela della miriade di specie d organismi viventi nelle loro diverse forme e nei loro rispettivi ecosistemi.
Argomento di grande attualità, ma forse non tutti hanno coscienza di quanto realmente sia importante mantenere un’elevata biodiversità sia a livello nazionale che locale.
La classificazione delle biodiversità, oltre ad essere valido indicatore della peculiarità di un territorio rispetto ad un altro, è considerato il “termometro” che misura lo stato di salute della nostra vita sulla Terra.
Dunque, questa giornata nasce proprio per l’importanza di preservarla visti gli allarmi ambientali evidenziati dai Paesi negli ultimi anni.
Sappiamo che un ecosistema sano ci garantisce l’accesso a tutte quelle risorse fondamentali alla nostra sopravvivenza.
Purtroppo la biodiversità è in forte crisi a causa di diversi fattori legati soprattutto ad attività umane che sono andate oltre la naturale disponibilità delle risorse naturali, come la deforestazione, il riscaldamento climatico, l’inquinamento e lo sfruttamento eccessivo dell’habitat.
Questi fenomeni possono causare la distruzione di interi ecosistemi e degli organismi che ne fanno parte, se non vengono controllati.
E’ quindi fondamentale conservare la biodiversità per garantire il futuro del nostro pianeta.
In che maniera possiamo preservare la biodiversità?
Diverse le iniziative, dal contrastare la deforestazione, dal gestire in modo sostenibile le risorse naturali, come l’acqua la pesca, dal promuove pratiche agricole sostenibili, cioè evitando l’utilizzo di pesticidi, ma anche la creazione di zone protette.
A proposito di aree protette, la nostra bella Italia, è un paese ricco di biodiversità grazie alla sua posizione geografica e anche alle caratteristiche climatiche e ambientali diverse da territorio a territorio.
In occasione di questa giornata, ho avuto il piacere di fare visita in una delle Oasi Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), con precisione a Soglitelle, in provincia di Caserta.
Si tratta di una zona umida annessa alla Riserva naturale Regionale “Foce Volturno-Costa di Licola”, nella zona del litorale Domitio.
In realtà è la prima oasi a nascere da una zona confiscata alla criminalità organizzata, che la utilizzava come discarica; da apprezzare per l’attività di monitoraggio della fauna.
Unico luogo dove nidificano specie protette come il Cavaliere d’Italia e sverna regolarmente il Fenicottero Rosa.
Incontrato il professor Alessio Usai, docente e anche esperto ornitologo, ho assistito ad una delle operazioni più belle ed emozionanti mai viste prima, l’inanellamento delle specie protette, che danno fattezza della provenienza degli uccelli che migrano nella zona di Soglitelle.
La ricerca ha dato risposta della loro appartenenza alla zona dell’Europa Centro-Orientale, in particolare l’Ungheria.
Durante una passeggiata nel percorso delle zone umide, il Professore Usai ha anche sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai giovani volontari, studenti della Federico II di Napoli, Dipartimento di Biologia, che con passione e sacrificio dedicano il loro tempo libero alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
L’attività di volontariato è ,a mio dire ,il primo gesto d’amore per rispettare il mondo che ci circonda.
Credo sia fondamentale voler bene al nostro Pianeta, dimostriamo il nostro amore rispettandolo e proteggendolo da tutte le azioni dannose che ne provocano il declino con gravi conseguenze per la nostra economia e soprattutto per la salute dei nostri figli!