di Graziella Di Grezia
Oggi vi propongo una riflessione poetica di un grande artista portoghese, Fernando Pessoa, uomo controverso che pubblicò la maggior parte dei suoi scritti sotto altri nomi, circa venti eteronomi di sua fantasia.
Il suo amore per l’ occultismo e la magia, la sua volontà a non rivelarsi con la sua produzione poetica ne fanno di lui un personaggio che si affaccia al mondo da dietro le quinte.
Con questi versi ci invita a vivere con un senso di libertà e di distacco al punto da “neanche a me appartenere”, confidando nel potere magico di ogni viaggio:
“Viaggiare così è viaggio”.
Mi immagino il poeta, seduto davanti al suo bar preferito di Lisbona, A Brasileira, mentre declama il verso ‘ l’assenza di avere un fine, e l’ansia di conseguirlo ’.
Perchè l’ ansia di conseguire il fine ci fa perdere la bellezza del viaggio, che forse dovremmo imparare a vivere appieno.
Buona lettura a voi.
Viaggiare! Perdere paesi! di Fernando Pessoa
Viaggiare! Perdere paesi!
Essere altro costantemente,
non avere radici, per l’anima,
da vivere soltanto di vedere!
Neanche a me appartenere!
Andare avanti, andare dietro
l’assenza di avere un fine,
e l’ansia di conseguirlo!
Viaggiare così è viaggio.
Ma lo faccio e non ho di mio
più del sogno del passaggio.
Il resto è solo terra e cielo.