Dopo un’assenza durata cinque anni torna il Nauticsud alla Mostra d’Oltremare di Napoli.
Il bilancio tracciato dall’organizzazione (ANRC e Mostra d’Oltremare) registra un buon successo di pubblico con oltre 70.000 biglietti venduti, il che testimonia il rinnovato l’interesse degli utenti per la nautica da diporto. In piena stagione di Saloni Nautici questo dato lascia ben sperare per l’imminente stagione, pur rimanendo in un clima di incertezza sulle dinamiche del settore del diporto. Segnali concreti provengono prevalentemente dai Maxy Yacht rispetto a i quali l’Italia rimane leader mondiale indiscussa. La crisi del settore, determinata oltre che dalla crisi finanziaria mondiale da una masochistica politica industriale italiana a tutti nota, ha determinato una forte contrazione del mercato, purtroppo anche con la scomparsa di aziende storiche, ma ha anche determinato una necessaria riorganizzazione produttiva e commerciale che ha innalzato il livello qualitativo delle nostre produzioni. Le barche si cominciano a vendere di nuovo: è questo l’elemento sostanziale che lascia ben sperare per il prossimo futuro.
Ma veniamo al Nauticsud. Considerando i presupposti di partenza possiamo concordare con i vertici di ANRC e Mostra d’Oltremare che era una scommessa difficile che ha richiesto una buona dose di coraggio. E’ il primo passo per cercare di tornare ai fasti del passato quando il Nauticsud era davvero un salone internazionale. La strada è lunga, di pari passo con quella del rilancio della nautica da diporto in Italia, ma con una buona organizzazione e, soprattutto, con il necessario coinvolgimento delle Istituzioni è un obiettivo raggiungibile. Una fiera, a prescindere dal settore merceologico, è una opportunità di business per il territorio che la ospita e questo, forse, non è sufficientemente chiaro alle amministrazioni locali. Basta guardare ai Saloni esteri (Dusserldorf in primis) dove intere città si “vestono” per l’evento, attivando servizi e iniziative collaterali che rendono l’Evento Fiera parte integrate dell’offerta turistica. Unica nota stonata, sulla quale i nostri ospiti francesi sono rimasti stupiti, il solito fenomeno del bagarinaggio (anche con biglietti omaggio riservati agli espositori).
Complimenti quindi ad ANRC e Mostra d’Oltremare per la scommessa vinta puntando ad una edizione 2017 ancora in crescita. Tutto il settore ne ha bisogno.