Al Senato della Repubblica il Convegno sulla libertà dei mari e sul fenomeno migratorio

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Presente all’incontro  l’avvocato salernitano Alfonso Mignone- di Claudia Izzo-

Presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro- Senato della Repubblica, si è tenuto il convegno “Libertà dei mari e controllo degli Stati costieri sui mari adiacenti-esigenza umanitaria e fenomeno migratorio”, organizzato dall’Ente di Formazione Ricerca e Studi sulla Pace “Jus et Pax S. e M. Sera”, su iniziativa del Senatore On. Gianfranco Rufa.

Dopo il saluto di apertura del Dott. Andrea Marini Sera, Direttore dell’Ente di Formazione, moderati dal giornalista RAI Ettore Guastalla, hanno preso la parola il Dott. Alessandro Mazzetti, Storico Navale; l’Avv. Alfonso Mignone, Avvocato Navigazionista; il Contrammiraglio Gianfranco Annunziata, Marina Militare Italiana; il Generale di Brigata Aerea  Achille Cazzaniga, EUNAVFORMED Operazione Sophia; il Capitano di Fregata Pantaleo dell’Olio, Comando Generale delle Capitanerie di Porto; la S.lla Mariangela Preta, Corpo Infermeiere Volontarie CRI. Tra i numerosi ospiti anche l’Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, S.lla Monica Dialuce, S.lla Mila Bragetti Peretti, ex Ispettrice Nazionale, S.lla Iris Lodi, Ispettrice Regionale Lazio; l’Archimandrita Greco Melchita Padre Mtanios Haddad, il Col Camillo Passalacqua del Comando Aeronavale Centrale della Guardia di Finanza, il Presiedente della Cominità Siriana in Italia Dott. Jamal Abo Abbas.

L’avvocato Alfonso Mignone ha sottolineato come la materia sia disciplinata dal Diritto Internazionale Marittimo che lascia alla sovranità dei singoli Stati la decisione di permettere o meno l’approdo delle navi nei porti quando si ritiene, discrezionalmente, che questo possa comportare un pericolo di ordine pubblico. Il diritto Internazionale presenta ancora numerose lacune su quanto concerne singoli obblighi e responsabilità degli Stati le cui navi hanno prestato soccorso.  Si tratta di decisione che devono essere prese in cooperazione ed  in questo l’Unione Europea è ancora manchevole per l’ostruzionismo di pochi Stati, tra cui Malta.

 

 

 

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