Una “Passeggiata Napoletana” nel nuovo libro di Arturo Zavattini edito da Postcart

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Ancora un libro fotografico su Napoli? Questa è la domanda che mi sono posto leggendo dell’uscita di PASSEGGIATA NAPOLETANA di Arturo Zavattini (edizioni POSTCART).

Nella mia libreria ho una trentina di libri fotografici su Napoli. La città vista dalle polaroid di Maurizio Galimberti, Il bianco e nero di Alain Volut, raccolte e antologie di giovani autori napoletani, tutta la produzione di Mimmo Jodice, la Napoli di Bellavista di De Crescenzo, e tanti altri che non sto qui ad elencare. A fronte di una tale produzione, cosa altro è possibile dire ancora su una città raccontata così tante volte e non solo attraverso gli occhi di tanti fotografi? Ebbene, c’è ancora molto e tanto altro da dire evidentemente.

Arturo Zavattini, figlio dello scrittore, pittore e regista Cesare, è stato, oltre che fotografo, operatore e direttore della fotografia, lavorando con importanti registi italiani e stranieri.

Ha fatto parte, come fotografo, della prima spedizione dell’etnologo Ernesto de Martino in Lucania, nel 1952.

La sua cultura fotografica è maturata a stretto contatto con il neorealismo italiano e con il realismo americano (ebbe modo di conoscere Paul Strand nel corso della realizzazione del celebre volume fotografico Un Paese). Cosa che si evince in maniera chiara e precisa dai suoi scatti.

Zavattini rappresenta una preziosa memoria dell’epoca, lavorando negli ultimi anni, per reperire immagini e mettere ordine nel suo archivio al fine di realizzare una mostra completa su di lui di grandissimo interesse, per la storia dell’immagine e per quella del nostro Paese, coprendo un arco temporale di un intero  decennio  tra il 1950 e il 1960.

Una grande mostra antologica delle sue immagini degli anni Cinquanta è stata inaugurata a Roma nel dicembre del 2015 ed è attualmente in giro per l’Italia.

Passeggiata napoletana presenta le fotografie realizzate da Zavattini in due giornate trascorse in città nell’ottobre del 1957.

Quello che personalmente ho apprezzato di questo libro ed in particolare delle fotografie che non conoscevo, è la discrezione con cui si cerca di descrivere una città notoriamente caotica e disordinata, che in questi scatti ci viene raccontata in una forma elegante, silenziosa e  mai urlata, come invece viene spesso rappresentata e raccontata da molti altri. Non è un’altra città, è proprio Napoli a dimostrazione del fatto che questa meravigliosa città e anche eleganza, silenzio e mistero.. Zavattini ha dimostrato che, anche in pochissimo tempo , si poteva fotografare e raccontare in maniera nuova ed inedita una città con una storia millenaria che continuamente può essere riscoperta e raccontata nelle sue mille sfaccettature.

Insomma, un bel libro davvero.

Umberto Mancini

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