Nessun film italiano nella valigia dell’attore Sam Claflin al GFF

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Folla in delirio alla Cittadella del Cinema di Giffoni-

Incontro attesissimo quello di ieri che ha visto come protagonista Sam Claflin, entrato nel cuore dei fan con Hunger Games in cui veste i panni di Finnick Odair, uno dei Tributi Vincitori del distretto 4, sopravvissuto alla 65esima edizione dei giochi avvenuta 10 anni prima. E’ qui che stringe alleanza con Katniss, affiancandola nella squadra speciale a capo della rivolta fino alla morte.

Classe 1986, l’attore di Ipswich voleva diventare un goleador ma un incidente, con rottura di entrambe le caviglie, distrugge i suoi sogni. La madre diceva che era un calciatore – attore, molto drammatico; quando protestava era come se si rivolgesse a delle telecamere che non c’erano. ” Se avessi giocato nella squadra dell’ Inghilterra avremmo vinto gli Europei!” afferma divertito l’attore.

Riguardo all’amore dice: “I miei personaggi vanno alla ricerca del principe azzurro ma noi dobbiamo pensare che siamo circondati dall’amore; l’amore non va cercato, ci viene incontro, lo incontriamo per caso”

Da attore, si immerge nello studio dei suoi personaggi, “Quando leggo un copione studio le movenze, cerco di entrare nel personaggio. All’Accademia di Arte Drammatica ho imparato tantissimo, sono stati probabilmente tra gli anni più belli della mia vita. E’ stata una esperienza importante che mi ha convinto del fatto che nella vita al di là del mestiere che si sceglie è importante dare il meglio ed essere convinti delle proprie doti; alla fine qualcosa succederà. Bisogna credere in se stessi, sorridere alla vita, non avere mai rimorsi e seguire i propri sogni.”

I tempi cambiano, Internet vola veloce, ci si incontra in piazze virtuali : ” Qualcosa è cambiato, afferma convinto Sam, “in meglio o in peggio non so. La nostra generazione credo, però, che abbia perso qualcosa. Il mio consiglio è di conoscere le persone e di non stare sempre su Instagram o WhatsApp. Non dico di prendere i cellulari e buttarli via; io ho mia moglie e mio figlio negli Stati Uniti e mi piace essere in molti posti contemporaneamente.”

La filmografia italiana non è certamente il suo forte…ammette con candore Sam.
“Non sono bravo ad imparare le lingue. Ho un figlio piccolo che mi sottrae davvero tanto tempo. Non guardo quasi mai nulla, anzi, sto rivedendo i film visti quando ero piccolo.
Eppure, l’attore consiglia di vedere quanti più film possibile, di culture diverse “perchè arricchisce”.

La destinazione, tema portante di questa 46esima edizione del Giffoni Film Festival, è per lui “quello che sta vivendo adesso. Per me questo è già un sogno, anche se l’incertezza fa parte della vita dell’ attore… comunque a me piace non sapere quale sarà la prossima destinazione”.

Claudia Izzo

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