di Claudia Izzo-
Oggi nell’ambito di Ex Libris, diramazione radiofonica su RCS75 della rubrica esistente sul quotidiano salernonews24, spazio interamente dedicato ai libri ed agli autori, Giuseppe Storti ha presentato il suo libro “Con orgoglio da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale”, Collana Sorsi, Giannini Editore.
Una storia di riscatto quella di Marco che vive a Scampia, dove “dalla periferia geografica a quella esistenziale, il passo è breve…” , “quattordici ore di lavoro per 200 euro a settimana…Insomma come tutte le sere , al rientro a casa, diceva a se stesso: “Marco, la tua è una vita sospesa!Con un presente paranoico, un passato incolore ed un futuro dove l’unica certezza è l’incertezza…”
In un ambiente difficile, Marco resiste, ancorato ai suoi princìpi “come l’ultimo dei giapponesi che in una foresta sperduta di un atollo del Pacifico non ha sentito, alla radio, l’Imperatore del Giappone Hirohito, annunciare che la guerra è finita…
Ed ecco che l’amore si svela a Marco dandogli la forza di emergere da -quel sottosuolo- fatto di rinuncia e di mortificazione dei sogni per essere nuovamente visibile a se stesso ed al mondo… “perchè forse, anche i poveri sono destinati a sorridere…” e tutti hanno diritto ad un’opportunità…
Da ragazzo invisibile ad uomo libero, Marco costruisce il suo mondo sulle parole di Don Lorenzo Milani “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca…?” ed in un mondo di egoismi e solitudine, Marco con la giovane moglie si dedicheranno agli altri...
Giuseppe Storti con questo “Sorso” ci conduce, con grazia, in una storia a lieto fine made in Scampia, affinchè anche qui, come un augurio, possano vincere i sogni e la vita vera.
Giuseppe Storti, giurista di professione, giornalista e scrittore per passione. Esperto in Comunicazione Politico Istituzionale. Ha collaborato per decenni con “il Mattino” di Napoli. E’ stato direttore di numerosi giornali e portali. Ha pubblicato vari racconti e romanzi con diversi editori. Membro della 3C, Coordinamento Comunicatori per la cultura.