Inizia, su RCS75, il secondo anno di Ex Libris, diramazione radiofonica della rubrica esistente sul quotidiano salernonews24, spazio interamente dedicato ai libri ed agli autori.
Negli studi di RCS75, a Salerno, ospite per la seconda volta è stata Graziella Di Grezia, -medico radiologo, poeta e scrittrice, pianista classica, tre volte mamma.-
“L’attesa” (Scuderi) è la sua settima pubblicazione “.
Dieci racconti ed una appendice poetica con la prefazione di Franco Arminio, questo e tanto altro è il nuovo “dono” per i lettori della Di Grezia…
” Qui i racconti stanno dentro una cornice, la cornice della medicina“, scrive Franco Arminio, “l’uomo è una creatura in attesa. La vita essenzialmente è tempo che passa in attesa di morire e chi si trova in sala d’aspetto lo sa bene e cerca una smentita, vuole sapere se c’è ancora tempo prima che sia eseguita la condanna, tempo che poi non si sa come spendere”
Da qualche elemento di realtà, romanzando poi il tutto, Graziella Di Grezia affonda il suo inchiostro nella vita di tutti i giorni che la porta a contatto con i suoi pazienti, ma soprattutto con anime, ciascuna con la sua vita. Leggiamo, dunque, storie che si rincorrono come perle di una collana, tutti con lo stesso minimo comune denominatore: i protagonisti sono passati tutti in una sala d’attesa ed aver incontrato quel medico radiologo capace, non solo di leggere referti medici, ma anche le sofferenze dell’interiorità di ciascuno. E le attese diventano tante.
Carlo attende una visita per capire “quanto amore ci fosse nel nome di una donna”, colpito dall’ Alzheimer ricorda solo un nome, quello della sua amata Filomena, “la donna del tempo del persempre”. Anna vive in un’attesa perenne, contemplando la vita degli altri; Anna, “più tatuaggi sul suo corpo che lettere nel suo nome” attende combattendo il suo cancro. Ed ancora storie, quella del padre orfano del figlio che vive nell’attesa della fine del suo tempo, quella dell’amore tradito durante la lunga attesa nel periodo del Covid; quella della malattia che rende una famiglia da perfetta a distrutta, nell’attesa di tempi migliori; quella eterna di una donna di 70 anni che non ha mai abbandonato la sua infanzia e le sue caramelle dalla carta rossa…
Graziella con la sua mira diretta e incisiva fa centro. Disarma tutti con uno stile che ricorda uno scatto fotografico o una radiografia. Racconta il vero senza sconvolgerlo. E ci affida il nucleo delle vite. Il messaggio è chiaro: la vita va guardata in faccia con i suoi doni e con i suoi rovesci di fortuna, ma lo sguardo è sempre pieno di serenità e speranza perchè questa vita va navigata, sempre, contando su noi stessi e “la luce devi averla dentro”.