“Ninna Nanna delle Mosche” è il nuovo libro di Alessio Arena

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“Ninna Nanna delle mosche” è l’ultimo libro di Alessio Arena pubblicato da Edizioni Fandango.

Alessio Arena, napoletano, classe 1984, è scrittore e musicista, è un personaggio dalle mille sfaccettature, leggendo i suoi libri questa peculiarità è evidente, ha una disperata voglia di comunicare e lo fa usando tutti i mezzi a sua disposizione, racconta storie a cui ci si lega facilmente perché sa scrivere e sa coinvolgerti nel mondo che racconta.

“Ninna Nanna delle mosche” parte dalla Basilicata per arrivare in Cile con lo scopo di raccontare una storia d’amore e di desiderio che non si lascia condizionare dai confini e dalle distanze.

Berto e Gregorio, i due uomini protagonisti, vengono separati da una serie di eventi che vi invito a scoprire leggendo il libro. La storia è ambientata negli anni Venti, periodo in cui una storia d’amore tra due uomini era assolutamente impensabile, tra le aride terre della Lucania e le raffinerie di salnitro del Sud America. Non dico altro.

Arena racconta una storia forte e tragica con un linguaggio che più volte ricorda le favole e in diversi punti, personalmente, mi ha ricordato la terra di Macondo di Garcia Marquez. È una storia che ha molte chiavi di lettura ed offre numerosi spunti: è una storia che parla del sud del mondo, dei migranti e di un periodo in cui eravamo noi italiani a cercare la terra promessa. È una storia che parla di desiderio e di passione, e poco importa che i protagonisti siano due uomini: sono due persone che si amano incondizionatamente, pronte ad affrontare qualsiasi avversità pur di raggiungere l’oggetto del desiderio. Racconta di tradizioni antiche, infatti la Ninna Nanna a cui richiama il titolo del romanzo, riporta alla luce i canti antichi e popolari che sono, ancora oggi, l’ossatura della cultura e della tradizione della nostra terra.

Alessio Arena non si é risparmiato, e ha fatto bene, nel raccontare una semplice storia d’amore usando tutte le sue conoscenze per narrare i tempi andati, specchio di quello che stiamo vivendo ancora oggi: migranti e omosessualità sono temi di grande attualità.

Una storia profondamente ed orgogliosamente meridionale, in cui tutti possiamo ritrovarci, non solo per le atmosfere descritte in cui il nostro mezzogiorno, sembra immutato pur con le dovute distanze, ma soprattutto perché la tolleranza, più volte evidente durante la lettura del libro, è peculiarità tipica di chi ha sempre dovuto faticare molto per poter affermare i propri valori, dando la giusta importanza agli aspetti fondamentali della vita.

Bello, non c’è altro da dire.

 

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