Dalle immagini alle parole: il regista Duccio Forzano al suo esordio letterario

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Una storia di coraggio e passione –

Ha uno sguardo intenso Duccio Forzano, di chi ha combattuto ed è stato messo anche a tappeto dalla vita, forse come tanti, ma, a differenza di molti, non ha mollato, ha intuito che doveva rialzarsi. Comunque.

Durante la nostra ultima chiacchierata mi disse che aveva un sogno: scrivere per raccontare, stavolta non attraverso le immagini, come fa da una vita, ma attraverso le parole. Così è nato “Come Rocky Balboa” (Longanesi &C.), il suo primo romanzo autobiografico presentato, ieri alla  Libreria Feltrinelli di Salerno. Con lui la giornalista di TV Blog, Giorgia Iovane, il cantautore Renzo Rubino per cui Forzano ha curato la regia del videoclip Sottovuoto e Fofò Ferriere, il RistorAttore più famoso d’Italia. Rubino, è presente a Salerno proprio nel giorno di uscita del suo ultimo  cd : “Il gelato dopo il mare” ed elogia Forzano e la sua passione anche per la musica.

Ferriere parla di Duccio e sorride, la loro conoscenza è stata possibile grazie alla lettura di un copione in un immenso monolocale – mansarda di un castello a Roma.  Subito pensò nel suo napoletano : “chist è iss”,  riconoscendo in lui rigore e professionalità. “Mio padre con quattro figli piccoli ha cercato di responsabilizzarci” afferma Forzano, parlando di quel padre alcolista con cui ha avuto un rapporto difficile, “ e quelle regole non scritte”, aggiunge, “ io me le sento addosso” .

Duccio è una di quelle persone che, dopo che le hai conosciute, te ne vai diverso, arricchito, quello sguardo ti resta addosso perché parla di vita e di sconfitte, di voglia di farcela, di costanza e determinazione. Un esempio per i giovani di oggi stanchi e insoddisfatti, che si definiscono sfortunati se la vita non gira, perché Duccio la vita, dopo tante cadute, l’ha messa all’angolo ed ha vinto la sua sfida.

“Il film di Stallone, uscito al cinema quando avevo diciassette anni mi ha colpito tantissimo” ha affermato Forzano,  “soprattutto per la filosofia di vita. Picchiato ferocemente Rocky Balboa cadeva, ma anche spossato si rialzava, pronto a combattere ancora. Così nei periodi difficili della mia vita, con il dolore dei tradimenti, degli abbandoni, le difficoltà economiche, mi son detto -lascia che ti picchino, rialzati, se ti alzi ce la puoi fare-”.

“Io sapevo solo che volevo raccontare e ci ho provato con i mezzi che avevo , dapprima matite e colori, creando fumetti. Ho iniziato a lavorare a dodici anni, non avevo neanche il tempo di studiare. Poi ho scoperto la musica. Da autodidatta suonavo la batteria e cantavo, pensavo di diventare una rock star, sono stato ad un passo da un contratto, ma poi le cose sono andate diversamente. Negli anni ’80 uscirono in commercio le telecamere e fui conquistato definitivamente. Ho seguito la mia strada chiedendo, a chi mi era accanto, di seguirmi e di credere in me. Non mi hanno seguito. Io sono andato via. Ho abbandonato il Piemonte ed ho ricominciato da zero.  Ho fatto mille mestieri : il lavapiatti, il carrozziere, l’operaio, il verniciatore, il posatore di caminetti; nel frattempo il lavoro in due studi di produzione televisiva, due modi di lavorare che ho fatto miei”.

Lavoro, sacrifici e delusioni nella vita di Forzano, con la convinzione che i sogni trovano la loro strada per realizzarsi, “con la consapevolezza che” , ha affermato Duccio, “ qualsiasi lavoro abbia fatto, l’ho fatto col cuore come mi ha insegnato mio padre”.

“Arriverà una telefonata, un giorno” diceva a se stesso il Rocky genovese,  per avere un gancio dal cielo e tirarsi su. E quella telefonata arrivò davvero nella sua vita, dal responsabile della Sony Music. Troppo bello per crederci e Forzano, pensando ad uno scherzo telefonico, riattaccò. Ma il Destino aveva scelto proprio lui : a volerlo per la realizzazione di un video era il cantautore Claudio Baglioni, su consiglio dell’ex moglie. Paola Massari aveva infatti realizzato in passato un video con Duccio Forzano, video che Duccio non aveva potuto firmare; erano gli anni duri in cui non poteva permettersi neanche la partita iva. Ma la sua professionalità e bravura, il suo modo di infondere sicurezza  erano rimasti  nella mente dell’ispiratrice di “Questo piccolo grande amore”. Il video di 5 minuti e 54 secondi fu realizzato nonostante il pochissimo tempo disponibile prima dell’inizio del tour del cantautore romano.

Fu l’inizio di tutto.

Da allora Duccio Forzano è un regista di fama indiscussa, conteso tra RAI e Mediaset, ha firmato la regia di importantissimi e famosi programmi televisivi e la regia delle edizioni 2011, 2012, 2013, 2014 del Festival di Sanremo. Ma è pronto a ripartire da zero per rimettersi in discussione. Riconoscendo l’importanza di Internet oggi per i ragazzi, le maggiori possibilità che hanno, Duccio ha sottolineato però l’importanza dello studio, della creazione di contenuti.

A chi gli diceva, da ragazzo, che era sfortunato replicava che aveva solo difficoltà,  ma che stava combattendo per superarle. “…Anche io quante volte da bambino ho chiesto aiuto/ quante volte da solo mi sono perduto/quante volte ho pianto e sono caduto/ guardando le stelle ho chiesto di capire/ come entrare nel mondo dei grandi senza paura/ paura di morire/ come un zingaro seduto sul muro/ gli occhi sul cielo puntati sul futuro/…” è il “Parco della Luna” di Lucio Dalla, la canzone preferita da Duccio che ha affermato “abbiamo solo questa vita, cerchiamo di fare quello che ci piace” …

Claudia Izzo

 

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