di Luigi D’Aniello-
Padre Zanotelli è un missionario italiano conosciuto per il suo impegno sociale e la sua lotta a favore dei più deboli ed emarginati. Ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e alla promozione della giustizia sociale, soprattutto in Africa, dove ha svolto numerose missioni di aiuto e supporto alle comunità locali.
Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione ha contribuito a migliorare le condizioni di vita di molte persone e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della solidarietà e della condivisione. Autore di diversi libri, tra cui “Lettera alla tribù bianca“ libro che consiglio a tutti in tempi di oscurantismo dove l’edonismo, l’egoismo e la violenza imperano, è un bellissimo esempio di altruismo e dedizione al bene comune, e merita di essere ricordato e apprezzato per il suo straordinario impegno a favore dei più bisognosi.
Ora vive a Napoli nel Rione Sanità e di recente ha donato 83 mila ero per la nascita di uno studio medico legale per i senza fissa dimora nell’ex Albergo dei poveri di Napoli.
Di questa mattina è la notizia che Padre Alex Zanotelli, difensore dei diritti civili apprezzato anche dai laici, avendo saputo di una delibera del Comune di Napoli, non ancora approvata in Consiglio, che propone di trasformare la gestione dell’acqua, fino ad oggi completamente pubblica, in una S.P.A., si è incatenato fuori Palazzo San Giacomo per protestare contro tale decisione.
Questa decisione del Comune desta preoccupazioni per i potenziali aumenti dei costi e l’accentramento del controllo dell’acqua da parte di privati.
Ritengo che tale decisione dovrebbe essere presa dopo un’attenta valutazione di tutti i pro e i contro, tenendo conto degli interessi della comunità, della qualità del servizio offerto, della sostenibilità economica e ambientale e delle possibili implicazioni sociali. Pertanto sarebbe importante coinvolgere la popolazione e garantire una piena trasparenza nel processo decisionale. Anche perché è sotto gli occhi di tutti cosa si è verificato con la privatizzazione dell’energia elettrica che ha portato ad un caos in molti Paesi in tutto il mondo, con bollette impazzite e aumenti indiscriminati perché, in molti casi, le aziende private hanno cercato di massimizzare i loro profitti a scapito dei consumatori, aumentando i prezzi dell’energia e riducendo la qualità del servizio.
Tutto ciò per non parlare, inoltre, della maggiore instabilità che si è avuta nel mercato dell’energia, con fluttuazioni dei prezzi che molto spesso hanno danneggiato sia i consumatori che le imprese.
Quindi, in generale, il caos derivante dalla privatizzazione dell’energia elettrica e dell’acqua in altre realtà ha evidenziato la necessità di un controllo più stretto sulle società private e di politiche energetiche più sostenibili e orientate al bene comune.
Ecco perché la protesta di padre Zanotelli va condivisa e sostenuta da tutti noi.
“L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. L’accesso all’acqua è un obiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo. L’acqua è democrazia.” (Nelson Mandela)