Di domenica a Salerno si montano luci.-di Claudia Izzo-
Rieccoci, come ogni anno a parlare delle Luci d’Artista, controversa tematica che divide commercianti, bambini e turisti: chi le ama per un ritorno al candore dell’infanzia, chi le apprezza da un punto di vista artistico, chi non le tollera per l’ovvio movimento che portano in città, chi spera che vi sia davvero un utile ritorno in termini di turismo.
La lotta è contro il tempo. Dopo il “tafferuglio” da parte della ditta che si è classificata seconda nell’ambito del bando del Comune di Salerno, la Giunta Comunale si è dichiarata lanciatissima a non voler rinunciare a vestire la città di…luci.
Nell’ultima seduta di giunta, infatti, è stato fornito il tutto al Settore Mobilità Urbana Trasporti e Manutenzioni per l’installazione d’urgenza delle Luci d’Artista, “la cui mancata esecuzione immediata determinerebbe un gravissimo danno all’interesse pubblico della città, oltre alla perdita del finanziamento pubblico, impedendo di fatto la realizzazione dell’evento” stesso che coincide con le prossime festività natalizie.
E’ stato evidenziato – anche sulla scorta delle relazioni acquisite – che “il ritardo dell’inaugurazione o addirittura la mancata effettuazione della manifestazione avrebbero una ripercussione negativa su tutte le attività economiche cittadine ed extracittadine nonché un danno all’immagine dell’intera città”.
Sono oggettive le indubbie “ragioni di pubblico interesse” -peraltro previste anche dalla normativa vigente – “che inducono a procedere a quanto necessario per assicurare nei tempi obbligati alla realizzazione della manifestazione Salerno – Luci d’Artista – XII edizione annualità 2017/2018”
Quindi, partenza e via! Già da qualche giorno si assiste ai lavori di montaggio luci. Stamane per le strade, anche il sindaco Vincenzo Napoli che non esita a rendersi personalmente conto del procedere dei lavori, anche di domenica, pronto ad accogliere i turisti che si preannunciano tanti, anche per questa nuova edizione.
Allora…fiat Lux..!
Fotografie a cura di Gaetano Clemente
