Nizza nel sangue: decapitati perchè cristiani

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-di Claudia Izzo-

“Dite ai miei figli che li amo”. Sono queste le ultime parole, riportate da testimoni alla BFM -Tv,  pronunciate da una donna ferita a morte stamane, a Nizza.

Facciamo un passo indietro.

Stamane un uomo che poi si scoprirà avere 23 anni e chiamarsi Brahim, si è introdotto, con un coltello in mano, nella Cattedrale di Notre Dame a Nizza. Qui, ha aggredito, sgozzato e decapitato due persone, ferendone gravemente una terza che è riuscita a scappare rifugiandosi in un bar accanto. Qui  è  poi morta pronunciando le sue ultime parole per i figli.

L’uomo, all’esterno della cattedrale, ha ripetutamente gridato  il celebre grido dell’orrore Allahou Akbar, Dio è il più grande, prima di essere neutralizzato dalla polizia ed è essere ricoverato in Terapia intensiva.

Hanno fatto seguito nel giro di poche ore, un’aggressione sventata ad Avignone contro poliziotti ed una avvenuta nel consolato francese di Gedda.

Varato il piano VIGIPIRATE di allerta al terrorismo in tutto il Paese al massimo livello, quello conosciuto come “Attentato imminente”, il Primo Ministro Jean Castex, ha lasciato velocemente l’aula dell’ Assemblea Nazionale  in cui era impegnato, per raggiungere la cellula di crisi organizzata dal ministro dell’Interno. Le sue sono state parole chiare ed inequivocabili: ” La risposta del Governo a quest’attacco sarà ferma e implacabile”.

Intanto Nizza piange le sue vittime e la Francia ed il mondo tutto,  ripiomba nel terrore.

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