di Luigi D’Aniello-
Le votazioni regionali che si sono avute in Umbria ed in Emilia-Romagna, con il crollo dell’affluenza alle urne, hanno confermato la crescente disaffezione da parte dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Infatti, più del cinquanta percento degli aventi diritto non si sono recati alle urne; quasi due elettori su tre sono rimasti a casa.
Fenomeno questo molto preoccupante perché la partecipazione al voto è fondamentale per il funzionamento della democrazia e per garantire che le decisioni che influiscono sulle nostre vite siano realmente rappresentative delle volontà e delle esigenze della popolazione.
Votare è un diritto fondamentale, è il modo attraverso cui ogni cittadino può esprimere le proprie opinioni, soddisfare le proprie aspirazioni e contribuire al futuro della propria comunità e del proprio Paese, influenzare, dunque, le politiche pubbliche e le decisioni che ci riguardano per cui la nostra astensione equivale a rinunciare all’opportunità di far sentire la nostra voce, di sfidare lo status quo e di promuovere una società più giusta e inclusiva. Inoltre, la partecipazione attiva al processo elettorale, è la base su cui si fondano la legittimità e la rappresentatività delle istituzioni perché il voto è un potente strumento di cambiamento.
E’ importante ricordare che ogni voto conta e può fare la differenza, specialmente qui da noi dove i margini tra i candidati sono quasi sempre molto risicati; senza contare che la partecipazione al voto è anche un modo per esercitare la propria responsabilità civica, per essere cittadini consapevoli e attivi, non semplici spettatori. Vivere in una democrazia comporta non solo diritti, ma anche doveri.
Infine, è cruciale sottolineare l’importanza della fiducia nelle istituzioni.
Per migliorare la situazione, è necessario iniziare a partecipare, esprimendo le proprie opinioni e necessità: solo attraverso un coinvolgimento diretto sarà possibile richiedere e promuovere cambiamenti. Combattere l’assenteismo diventa essenziale per la salute della democrazia e per garantire che le nostre voci vengano ascoltate, anche perché il voto oltre ad essere un nostro diritto è principalmente il nostro potere.