Dolore e incredulità – di Claudia Izzo-
Non mi è facile scrivere di quanto è accaduto a Kaos e ben può capirmi chi un quattro zampe non solo l’ha avuto, ma l’ha amato e l’ha perso.
Kaos è il pastore tedesco, di poco più di tre anni, barbaramente avvelenato da mano umana, nel giardino dell’abitazione in cui viveva. Ma Kaos non era solo uno splendido esemplare di Pastore Tedesco, Kaos è il cane che ha partecipato alle ricerche dei sopravvissuti ad Amatrice, Norcia e Campotosto, luoghi devastati e sconvolti dal terremoto.
Con coraggio e determinazione Kaos ha trovato sotto le macerie persone ancore vive, ha portato alla luce cadaveri, permettendone la sepoltura. In quei giorni disperati in cui il terremoto ha spezzato vite e sogni, Kaos ha acceso la speranze di tanti. Il suo padrone e amico, Fabiano Ettorre, lo aveva conosciuto proprio durante il corso di addestramento per cani, perché Kaos era un cane addestrato a salvare vite umane.
Inequivocabile la volontà di ucciderlo. Un episodio terribile che induce davvero a riflettere su che tipo di umanità popoli questo mondo. Non solo la pochezza della persona che ha compiuto lo spregevole gesto, ma la codardia nella modalità, con l’avvelenamento, lasciando un boccone letale, un modo per esprimere il disprezzo per la vita di chi, le vite le salvava.
Kaos è un eroe, migliore di tanti uomini…
“Hai lasciato un vuoto incolmabile per mano di una persona meschina. Continua il tuo lavoro lassù, continua a cercare dispersi a cercare vite umane…” scrive Fabaino Ettorre sui social.
Molti politici, intanto, si stanno attivando per l’introduzione nel Codice Penale di una norma che punisca chi prepara, colloca, abbandona bocconi avvelenati.
E’ l’epoca delle leggi, non più del rispetto, del buonsenso, dell’amore.
Sarà Kora, una cuccio di tre mesi, a prendere ora il testimone del padre Kaos. Avrà il coraggio del padre e sfiderà, come lui, i pericoli.
Le coscienze si interroghino. Intanto, un eroe è morto. Un eroe a quattro zampe.