di Claudia Izzo-
Classe ’62, nato ad Asti, giornalista, disc Jockey, scrittore. Promessa del basket, Massimo Cotto, cambia strada professionale quando sente alla radio la voce di un deejay che sta raccontando il testo del Boss, di Thunder Road di Bruce Springsteen. Il giorno dopo lascia la pallacanestro e si presenta al direttore di una radio privata, da allora non si ferma più: radio, televisione, giornali, libri, direzioni artistiche e politica, nominato nel 2012 assessore tecnico alla Cultura, al Palio, alle Manifestazioni e alle Pari Opportunità nella Giunta di Fabrizio Brignolo ad Asti.
Collabora con Radio della Svizzera Italiana e Kiss Kiss, tra le altre, per vent’anni rimarrà legato a Radio Rai, presentando molti programmi per i tre canali, tra cui Senza rete, Zona Cesarini, Masters e Hobo, e numerosi eventi, tra cui il concerto di Capodanno del 1989 degli U2 da Dublino, il concerto di Bob Dylan davanti a Papa Giovanni Paolo II (il 27 settembre 1997), quattro edizioni del Festival di Sanremo (dal 2000 al 2003, la prima in coppia con Sandro Ciotti), due concerti del Primo Maggio (2001, 2002) e la prima volta di Vasco Rossi all’Heineken Jammin’ Festival (1998). Da Rai radio 1 passa a Radio 24, Radio Capital, Virgin radio. Poi la sua carriera di autore e e conduttore, infinita, costellati da success. Molte sono le biografie ufficiali che realizza come come quelle di Luciano Ligabue, Patty Pravo, Piero Pelù, Irene Grandi, Francesco Guccini, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Nomadi, Danilo Sacco. Ha scritto anche “Leonard Cohen: Canzoni da una stanza” (Arcana), “Ma il cielo è sempre più blu” (i diari inediti di Rino Gaetano, Mondadori), “Il grande libro del rock (e non solo)” (Bur), “Le lacrime di Marley” (Elleu), “We Will Rock You” (Bur), “Waits” (Muzzio, con prefazione di Elliott Murphy) e “Doppio lungo addio” con Massimo Bubola (Aliberti), ha diretto per Aliberti Editore una collana di libri monografici di interviste a personaggi dello spettacolo e della cultura. Porta in scena con maestria i suoi spettacoli, ha la direzione artistica di più edizioni del Festival di sanremo, membro di commissioni,
“Ho conosciuto Massimo nel 2021, in occasione della progettazione della Mostra “Stories from the Rooms” dedicata alla storia del Chelsea Hotel di New York e agli straordinari personaggi che vi hanno abitato”, commenta l’avv Marco Russo, presidente dell’Associazione Tempi Moderni promotrice della mostra tenutasi a Salerno, presso Palazzo Fruscione, nel 2021.
Lui, qualche anno prima, aveva portato in tour nei teatri di tutt’Italia uno spettacolo proprio sul Chelsea Hotel, insieme a Mauro Ermanno Giovanardi e ci sembrava perfetto proporgli una collaborazione.
Così, grazie a Carlo Massarini, che stava scrivendo i testi della Mostra, ebbi il suo contatto.
Gli proposi un talk-spettacolo dedicato a Leonard Cohen, e subito rispose con entusiasmo e curiosità.
Così, apri la prima di 4 serate che videro con lui protagonisti, Carlo Massarini, Riccardo Bertoncelli ed Ernesto Assante.
Con il solo microfono, il suo eloquio elegante, la sua cultura musicale senza limiti, la sua ironia, gli aneddoti infiniti frutto delle sue infinite esperienze, tenne il pubblico in rigoroso silenzio ad ascoltarlo per più di un’ora.
Il racconto del suo viaggio con Riccardo Bertoncelli in America a casa di Cohen è’ rimasto insuperabile.
Poi la visita alla mostra, il suo entusiasmo, la sua gioia di partecipare a un evento che gli piaceva così tanto, il confronto sulla scaletta del magnifico concerto che Matteo Saggese stava preparando per il 4 settembre, la cena insieme, i bicchieri che tintinnavano di continuo.
Le chiacchiere “paterne” con mio figlio che ha l’età del suo.
Un momento magico.
Come era tutto quello che toccava, come oggi ricordano in tanti.
I Remember you well, in the Chelsea Hotel…
So Long, Massimo.”
Immagine a cura del giornalista Carlo Pecoraro, in occasione della venuta di Massimo Cotto a Salerno per la mostra “Stories from the Rooms”, presso Palazzo Fruscione.