di Giuseppe Moesch*
Le scene di partecipazione collettiva alla tragedia di Giulia, mi creano un forte imbarazzo.
Ho visto la rumorosa partecipazione accompagnata degli stessi slogan usati nei cortei studenteschi, o in quelli sindacali, ho viste alcune ragazze ripetere frasi prêt-à-porter lette sui telefonini ed amplificate da rivoluzionarie di professione, accompagnate da richieste di riforme e rivendicazioni analoghe a quelle sentite nelle altre manifestazioni normalmente appannaggio della più ottusa sinistra, o di una destra reazionaria che sembra emergere in tutta Europa e non solo, poco coerenti con la situazione contingente.
Ho sentite le vibranti proposte degli esponenti politici di ogni razza tese ad inserire corsi di affettività obbligatori ma extracurriculari, cavalcati anche da esponenti del governo, usando anche gli influencer come mediatori.
Presto vedremo i Fedez o gli altri imbonitori aggirarsi per le classi, vestiti con i capi d’abbigliamento da loro sponsorizzati e profumati con le essenze di moda, ed abbracciare affettuosamente gli alunni, mentre docenti con preparazione specifica (attori di soap opera, o per le classi più avanzate, performances di Rocco Siffredi o Cicciolina), cantare ninna nanne o raccontare fiabe per colmare le lacune infantili.
Ci saranno lezione di masticazione a bocca chiusa e seminari di non imbrattamento delle statue, ma solo dei palazzi marginali e periferici, devastazioni di aule scolastiche e scritte e graffiti, ma solo sui muri all’ombra, deiezione di banchi scolastici ma non di quelli a rotelle, si studierà con profitto nel corso di contumelie applicate ai professori durante il quale insigni giuristi potranno spiegare agli allievi volenterosi come procedere per non rischiare querele, ed i più bravi potranno partecipare ai premi finali selezionati attraverso tesine che dimostreranno come essi siano diventati bravi cittadini.
In tal modo, quindi, i genitori saranno finalmente liberati anche degli ultimi brandelli di responsabilità ed avranno più tempo per loro, tempo non più sottratto da quelle appendici che non avrebbero voluto se non per esibirli come l’ultimo smartphone, o l’ultimo capo firmato.
Perché tanto tutte le altre attività le potranno essere fatte con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
*Già Professore Ordinario presso L’Università degli Studi di Salerno