Coronavirus: secondo esodo da Nord a Sud. E le restrizioni?

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Una storia di follia generale- di Claudia Izzo-

Sconvolgente secondo esodo per il secondo fine settimana di fila. Ieri sera alle 20,10 i treni Milano-Siracusa-Palermo  e Milano-Lecce delle ore 20,50 hanno transitato in direzione Sud. Continua dunque la fuga verso il Sud, prevedibile complice la chiusura dei voli aerei. Quindi: voli aerei no, treni si. Che cambia?

Senza voler poi  sottolineare i seri dubbi sulle condizioni igienico sanitarie dei mezzi che hanno attraversato l’Italia nella notte con i loro passeggeri al di là di ogni buon senso, oltre che contro quanto deciso dl DPCM dell’11 marzo sul Coronavirus che ha limitato gli spostamenti ai soli casi lavorativi, di necessità, medici di rientro alle proprie residenze. Come mantenere cioè la distanza di sicurezza di un metro nei vagoni letto? Come mantenere una situazione di sicurezza se la dotazione di guanti e mascherine per lo stesso personale  a bordo dei treni è davvero limitata?

In Sicilia nei giorni scorsi, ventimila persone si sono iscritte sulla piattaforma on line della Regione; quasi la metà vengono dalla Lombardia. Bisogna anche capire il senso? Si tratta di una follia. Una follia che il Governo sta permettendo per la seconda volta.

Un appello al Governo Nazionale viene lanciato dall’Assessore della Regione Siciliana alle Infrastrutture, Marco Falcone. Vox in deserto clamans.

Ecco l’Italia, uno Stato in cui i decreti vengono emanati e per definizione, ignorati.

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