di Luigi D’Aniello-
I telefoni cellulari sono diventati una parte molto importante della nostra vita, infatti oggi è molto difficile immaginare la nostra vita senza di essi, poiché la maggior parte del nostro lavoro viene svolto utilizzandoli.
Questi hanno cambiato il mondo rendendo la comunicazione più facile e immediata: con essi è infatti possibile una comunicazione costante e istantanea, possiamo connetterci con familiari e amici condividendo foto, video, pensieri e momenti importanti della nostra vita, inviare messaggi a chiunque in qualsiasi momento, ovunque siamo nel mondo, ci danno accesso a internet, consentendoci di cercare informazioni su qualsiasi argomento, visualizzare mappe e ottenere indicazioni stradali, consultare le previsioni meteo e inoltre hanno spinto l’innovazione tecnologica in molti settori, tra cui la fotografia e la navigazione. Hanno aumentato la flessibilità e l’efficienza nel modo in cui lavoriamo consentendoci di fare chiamate aziendali, inviare e-mail, programmare appuntamenti e organizzare il nostro lavoro ovunque ci troviamo.
In poche parole, i cellulari hanno reso il mondo più piccolo, ci hanno avvicinato ma allo stesso tempo allontanato. Oggi purtroppo, così immersi nei social e sempre intenti a guardare i cellulari, difficilmente nei rapporti riusciamo a cogliere la bellezza che può scaturire da un incontro de visu. Si vive essenzialmente nel proprio spazio, in un vuoto esistenziale. A proposito di ciò, è esplicativa l’immagine che sta girando sui social di un gruppo di ragazzi che, in un museo, innanzi a tante opere d’arte, invece di ammirarle se ne stanno tutti intenti, a capo chino, a scrutare i loro telefonini. Mi voglio augurare che stiano consultando argomenti riguardanti le opere esposte…
Dunque, l’uso eccessivo dei telefonini ha portato ad una dipendenza e overdose di tecnologia, influenzando negativamente le relazioni interpersonali e la qualità della vita, distraendoci molto spesso dalle attività quotidiane, come il lavoro, la guida, gli studi.
Infatti, se è vero che gli smartphone possono aiutare gli studenti nei loro compiti, è anche vero però che la maggior parte di questi si ritrova a giocare e chattare esageratamente con i propri amici, invece di incontrarli, guardare film e tanto altro, isolandosi sempre più, per cui se sono impegnati a tenere sempre gli occhi sugli smartphone, non hanno tempo per studiare e quando lo fanno è con superficialità.
A tal proposito il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato un’ulteriore stretta sull’uso di questi ultimi nelle scuole italiane. Fin dal suo insediamento, avvenuto a dicembre 2022, il Ministro ha adottato una serie di misure per limitare l’utilizzo dei dispositivi digitali durante le lezioni, salvo che per scopi didattici. Bisogna inoltre sottolineare come attraverso di essi si possono subire violazioni della privacy, furto di identità e attacchi informatici. Poi ci sono anche preoccupazioni sulla potenziale esposizione alle loro radiazioni elettromagnetiche anche se non esistono conclusioni definitive sul loro impatto sulla salute umana.
Quindi è importante bilanciare l’uso dei telefonini per trarne vantaggio senza cadere negli eventuali svantaggi che ne possono derivare.
Comunque, come con tutte le cose, alla fine, tutto dipende dall’utilizzo che ne facciamo .