Economia&Lavoro-di Claudia Izzo-
Agrocepi, la Federazione Nazionale Agroalimentare ha promosso la quinta edizione di GUSTUS, manifestazione di esposizione dei prodotti mediterranei che si è tenuta a Napoli ed ha chiuso la manifestazione con un convegno dal titolo “Progetto cibo nostrum: qualità ed innovazione”.
Partecipare a GUSTUS significa incontrare tutti i buyers italiani del Centro Sud ed i mercati internazionali consolidati ed emergenti. Ad essere presenti sono stati: il settore agroalimentare, beverage, biologico settore carni e salumi, cibi pronti, dietetica,dolciario&cioccolato, lattiero caseario, oli, prodotti bio e senza glutine, seafood, servizi e tecnologie, specialità regionali, surgelati, vini.
Selezionata ufficialmente dal Ministero delle Politiche Agricole come unica fiera di riferimento del Mezzogiorno, GUSTUS vanta poi, come partner istituzionali, oltre al Ministero delle Politiche Agricole, l’Assessorato all’ Agricoltura della Regione Campania, la Regione Basilicata, il Comune, la Camera di Commercio e l’Unione Industriali di Napoli che sono stati presenti con un’area espositiva e con una serie di attività, mentre il partner operativo per il settore Export è l’ICE – Istituto per il Commercio Estero.
Ne parliamo con il Presidente Nazionale Agrocepi, Corrado Martinangelo.
-Agrocepi a Gustus, un momento importante di confronto e di crescita. Cosa in più rispetto alla precedente edizione?
“Come sempre GUSTUS è stata una bella vetrina di contenuti. La quinta edizione ha avuto una performance ancora migliore come rapporto obiettivi della fiera/ imprese. Più spazi , più attività, più imprese, più buyer…”
-Agrocepi guarda al futuro e va oltre ogni confine anche con progetti di innovazione. Quali sono i progetti presentati?
“Ritengo che GUSTUS sia di grande importanza come evento che guarda al Mediterraneo, un’occasione in grado di mettere insieme imprese agricole e di trasformazione. Ho voluto sostenere le aziende e l’anno prossimo ci saremo con un sistema di imprese ancora più alto. Quest’anno siamo stati presenti come Agrocepi per tre giorni, con il nostro workshop, presentando tre progetti importantissimi ed innovativi: uno che riguarda la pasta con meno amido; un altro riguarda i disturbi intestinali inquadrati in quello che viene definito “colon irritabile”, ovvero, Ibs (Irritable Bowel Syndrome), un altro progetto riguarda un tipo di cibo funzionale, curativo, rivolto al mondo della sanità.
-Quindi quale sarà il passo successivo?
“Continueremo dunque a lavorare per cercare la possibilità di brevettare i tre progetti d’innovazione anche perchè le imprese hanno bisogno di diversificare.”