
-di Marianna Giugliano-
Il Giro d’Italia, insieme al Tour de France ed alla Vuelta spagnola, è considerato una delle più grandi manifestazioni sportive al mondo. Chiamato anche Corsa Rosa o semplicemente Giro, è un evento ciclistico diviso in tappe, al quale prendono parte ciclisti professionisti e non e si svolge perlopiù in territorio italiano, anche se in alcune occasioni può toccare anche altri Paesi, come ad esempio quest’anno che ha avuto inizio proprio a Budapest.
La corsa nacque nel 1908, dall’idea dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Costamagna e Armando Cougnet: fu annunciato dalla Gazzetta dello Sport il 24 agosto dello stesso anno e venne stabilito un premio di 25mila lire per il vincitore. Inoltre, inizialmente, prevedeva 8 tappe e circa 2400 chilometri.
La prima corsa partì da Milano il 13 maggio del 1909, quasi un anno dopo il suo primo annuncio, e vide la partecipazione di ben 127 ciclisti. Il primo vincitore finale fu Luigi Ganna, ciclista su strada ed imprenditore italiano dell’epoca, che ottenne un premio in denaro di circa 5000 lire.
Negli anni successivi, quasi sempre ad inizio maggio, il Giro è sempre stato percorso, ad eccezione delle disastrose e tristi parentesi di guerra che colpirono tutto il mondo. Nonostante ciò, superati quei terribili momenti, il Giro d’Italia è sempre stato un evento particolarmente seguito, non solo dagli appassionati del settore ma da tutto il mondo, anche quando il trend del calcio sembrava ormai aver preso il sopravvento.
Simbolo della corsa è indubbiamente l’iconica maglia rosa, indossata dal vincitore di ogni singola tappa. In realtà anche dietro la scelta di questo capo c’è una storia: fu introdotto nel 1931, ancora una volta da uno dei giornalisti sportivi inventori del Giro, Armando Cougnet, e il colore rosa fu scelto in omaggio al giornale che per primo pubblicò la notizia, la Gazzetta dello Sport, nota proprio per il colore rosa delle sue pagine. Ovviamente questa non è l’unica maglia ed esistono, infatti, altre varianti in differenti colori: azzurra, indossata dal ciclista che conquista più punti nelle classifiche di montagna; ciclamino, indossata da chi ottiene più punti grazie ai traguardi raggiunti; ed infine quella bianca che viene generalmente indossata dal classificato più giovane (under 25). Successivamente, per alcuni anni, fu introdotta anche la maglia nera, indossata dall’ultimo classificato che però riceveva anche un premio di consolazione in denaro, tanto che si pensa che qualche atleta quasi preferisse arrivare ultimo proprio per ottenere il compenso!
Un evento particolare di questo Giro è sicuramente la partecipazione di Alfonsina Strada: prima (e anche ultima) donna a riuscire a competere in questa celebre corsa, nonostante le polemiche e i pregiudizi dell’epoca.
Oggi il Giro d’Italia è percorso da ciclisti, velocisti e scalatori, si compone di 21 tappe e ben 3.400 chilometri ed è considerata la seconda corsa a tappe più prestigiosa al mondo, preceduta solamente dal celebre Tour de France.