di Mariapia Vecchione-
Tutto procede, Re Carlo III d’Inghilterra si dedica agli impegni istituzionali e la malattia di cui si è tanto discusso non sembra invalidare gli obblighi della Corona.
Trascorso da poco il decennale degli Invictus Games britannico, ha fatto ritorno a Londra il Principe Harry, che nel 2014 ha fondato per l’Inghilterra la competizione sportiva, ispirata molto prima da una sua visita negli U.S.A. Diversamente dal suo ultimo soggiorno in Inghilterra, che sembrava far sperare in un riavvicinamento familiare, il Duca di Sussex non ha incontrato suo padre Carlo né il fratello William e la moglie Kate. Un’agenda troppo fitta d’impegni quella di Re Carlo che ha scelto di rispettarli senza cambiamenti: il portavoce di Harry fa sapere che il Duca è a conoscenza degli impegni di suo padre e per questo motivo, spera di rivederlo presto.
“Negli ultimi giorni sono circolate molte supposizioni, ma francamente immaginavo che il principe Harry e Re Carlo si sarebbero incontrati – dichiara al Daily Mail l’esperto royal, Robert Palmer – È la testimonianza di quanto ancora ci sia da fare per costruire un ponte”.
Un ponte in rovina, molti i rancori nella casa Reale, tanti gli scenari e le ipotesi sul mancato colloquio di Harry e suo padre, non escluse fra le ipotesi le dichiarazioni del Duca di Sussex nel suo libro autobiografico, Spare, sulla matrigna Camilla. Il Daily Best riporta le dichiarazioni di un amico del principe William e della principessa Kate, il quale sembrerebbe essere più informato dei retroscena a cui Harry allude nel libro biografica più venduto dei tempi. Dichiara l’amico della coppia del Galles: “Non sorprende affatto che Re Carlo non abbia invitato Harry a prendere un tè e uno scone. Dopotutto, ha ritratto sua moglie come una malvagia calcolatrice.”
Insomma, Harry sembra escluso dalle vicende familiari e mentre era già in programma la sua visita in Nigeria accompagnato da Meghan, Re Carlo annuncia il conferimento al Principe William come colonnello in capo dell’aeronautica militare.
Un titolo questo, che spettava al Duca Harry, forse non ritenuto all’altezza del merito, ancora considerato “il ribelle della famiglia” per le decisioni e le scelte troppo autonome e discutibili, certamente sincere e lontane dall’etichetta reale che lo avrebbero portato all’infelicità.
Il passato è spietato per i Windsor e non basta la malattia di Re Carlo a costruire un rapporto saldo fra padre e figlio, i sudditi sono da sempre ben attenti alle vicende e molto viene raccontato nel libro-scoop Endgame, di Omid Scobie, giornalista e amico di Harry e Meghan. Si parla di solitudine ed isolamento fin dalle prime ore che sconvolgevano la famiglia reale per la perdita della Regina Madre e nonna di Harry, ultimo dei familiari a sapere della scomparsa di Elisabetta II perché continuamente messo da parte, particolarmente da suo fratello William. Scomparsa la Regina, Carlo III ordinò a suo figlio Harry di presentarsi da solo al capezzale della nonna, questo quanto raccontato dal giornalista Scobie che conferma si sarebbe trattato del protocollo reale per cui andavano escluse Meghan e Kate. Una semplice scusa per tenere fuori dal palazzo Meghan Markle, infatti Kate Middleton in quell’occasione preferì rimanere con i suoi figli scegliendo serenamente in autonomia.
E la stessa autonomia che sceglie il Duca Harry e sua moglie generando quella che molti esperti hanno definito una crisi della monarchia, la più grave dopo la morte di Lady D, forse una crisi che scuote i media ogni qualvolta il Principe Harry fa rientro a Londra e che ineccepibilmente riguarda la consorte, mai voluta e desiderata da Re Carlo quanto Kate. In passato, non solo William sconsiglia al fratello di scegliere un’attrice Americana perché inadeguata e quindi condannata a priori dalla Corona, ma anche Re Carlo come padre in un colloquio con il secondogenito ammette di non essere felice, sostiene di non avere abbastanza possibilità economiche per reggere anche questa coppia oltre quella già nota ai tabloid, Kate e William. Nella biografia Spare, il principe Harry metterà in luce la veridicità del colloquio: non era una questione di soldi per il padre Carlo, ma la paura che la nuova arrivata potesse raccogliere su di essa i consensi generali e oscurare alla scena pubblica gli altri componenti della famiglia Reale.
Vecchi rancori, scelte non condivise caratterizzano i silenzi della famiglia Windsor che oggi attraverso la malattia di Carlo III, nasconde bene il passato rivendicando la sua posizione e il suo equilibrio mondiale.