Convertita all’Islam è tornata in Italia Silvia Romano, rapita in Kenya nel 2018

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Riscatto pagato – di Claudia Izzo-

Un passo indietro.

Un jet dei servizi segreti italiani l’ha riportata in Italia dopo un anno e mezzo di prigionia. Questo il felice epilogo della storia della 24enne Silvia Romano, volontaria dell’onlus Africa Milele con sede a Fano, nelle Marche, rapita il 20 novembre 2018 in Kenya, ceduta ad un gruppo di Al Shabaab e poi portata in Somalia. Il gruppo a cui la giovane donna è stata ceduta è un gruppo terroristico islamico sunnita di matrice islamista; è questa per intenderci la cellula somala di al-Qaeda che ricordiamo essere il movimento islamista, sunnita, paramilitare, terrorista, responsabile degli attentati dell’11 settembre.

In Italia, convertita all’Islam.

La giovane donna è arrivata in Italia dove ad attenderla c’erano i suoi cari, il Presidente del Consiglio Conte, il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. La giovane donna indossava una veste tradizionale islamica per la sua conversione al’Islam che, secondo quanto ha più tardi affermato ai giudici ed agli inquirenti, è avvenuta in modo non forzato. Sarebbe inoltre stata trattata bene dai suoi sequestratori che le avrebbero detto sin dall’inizio che non le avrebbero fatto del male. Rapita in un mercato durante un attacco dei terroristi, sarebbe stata poi trasportata in quattro rifugi dove i suoi carcerieri sarebbero stati sempre armati e con il volto coperto.

La liberazione è avvenuta a Mogadiscio, capitale della Somalia, da dove i servizi segreti italiani l’avrebbero riportata a casa.

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