Grande entusiasmo e partecipazione tra docenti, studenti e pubblico tutto.
“Cronaca di un successo annunciato” : così avrebbe scritto Gabriel Garcia Marquez. Serata intrigante e piacevole che avrà tenuto l’organizzazione in ansia, anche se era scontato il risultato. “Tutti sanno”, anzi, tutti sapevano ciò che sarebbe avvenuto il 10 marzo a Vallo della Lucania. “The Thursday night fever”: la travolgente Prof. Noemi Lenza e la sua adrenalinica brigata hanno contagiato tutti. Il Cine-Teatro “La Provvidenza”, nonostante i quasi cinquecento posti a sedere, straripava di spettatori in piedi (si sono calcolate oltre mille presenze), tutti entusiasti e curiosi di assistere al musical “I migliori anni”. La serata è stata aperta dal Preside Francesco Massanova che ha orgogliosamente presentato il suo Istituto che, secondo un sondaggio della Fondazione Agnelli, è risultato essere, con il suo Liceo Classico Parmenide, il primo della Provincia salernitana. Il Preside ha tenuto a precisare ed a mettere in evidenza la valenza formativa del Teatro e della cura ed accortezza con cui si è svolto il tutto, senza detrimento della Scuola e degli studi, ma solo con l’impegno massimo da parte della Professoressa Lenza e di tutti i ragazzi che hanno collaborato. Con questo Musical riparte la rassegna di teatro amatoriale TE.AM 016, a cura della Diocesi di Vallo e grazie all’impegno profuso da Don Valeriano Pomari. Lo spettacolo è iniziato con un omaggio a Pino Daniele; nel suo primo inedito “Melodramma” sembra proprio che parli di una serata così: …”Adesso puoi decidere di entrare in scena e fingere… in questo melodramma si accendono le luci color tramonto”… Luci, giochi di luci che in questo spettacolo sono state curate con bravura e precisione da Liberato Merola, mentre il supporto tecnico, veramente importante per la riuscita di uno spettacolo di queste dimensioni (150 ragazzi) e così vario, è stato magistralmente seguito da Gilda Perretta e Teresa Ruggiero; quest’ultima ci ha anche offerto un delizioso fuoriprogramma al pianoforte, dopo lo spettacolo. Il Musical è stato ideato e diretto dalla più che creativa Noemi Lenza ed i testi e le sceneggiature sono stati scritti da Clelia Greco, Angela D’Angelo e Nicola Sagaria. Esso è stato concepito come un vero e proprio omaggio alla musica ed allo stile di vita degli anni ’80. La trama tratta comunque tematiche serie ed affronta problemi giovanili tuttora attuali: la mancanza di colloquio tra genitori e figli, le difficoltà degli amori adolescenziali, il rapporto tra i vari alunni e quelli con i professori. I testi sono semplici ed autentici. La voce narrante e presenza scenica notevole, Clelia Greco, ci ha condotti per mano per tutta la serata con i suoi monologhi pieni di sentimento ed un pizzico di “realtà degli anni ‘80”. Vari gli “a solo” non solo musicali ma anche recitativi; il monologo del “Secchia”, classico personaggio presente in qualsiasi classe, qui recitato in latino! Tutto veramente originale. Lo spettacolo era pieno di voci veramente belle, che hanno fatto cantare con loro tutto il teatro. Ne cito, tra le altre quelle di Federica Lettieri, Milena Aldini, Antonia Merola, Maria Villano, Milena Cicorella, Ariadne Pisani, Leoluca Inverso, Alessandro D’Elia, Claudia Rammauro, Adriana Lombardi, Giovanna Navarra e Giuseppe Leo. I non nominati non sono stati meno bravi! Musicisti prestigiosi, data anche la loro giovane età, sono stati apprezzati particolarmente: con un lungo e bellissimo assolo, Ciro Serrapica ed il suo sax; con le note dolcissime e limpide della sua tromba, Giuseppe Ligrone; poi Giada Pellegrino, con una magnifica selezione di brani classici al pianoforte che ha entusiasmato il pubblico , ed anche tutti gli altri. Una cosa che ho veramente apprezzato in questo musical è stata la presenza di molte ballerine, “very curvy” e “very brave”. La loro presenza scenica è stata eccezionale; tra tutte, si sono distinte Arianna Perretta e Maria Antonietta Sica. Stupende le ballerine di danza classica, soprattutto Giorgia Apreia, che si era infortunata il giorno prima ma che si è presentata allo spettacolo con le stampelle ed ha danzato con il suo ballerino Michele Cusati, nonostante l’indubbio dolore, con la grazia di una libellula. Le canzoni degli anni ’80 sono state scelte accuratamente, come accuratamente sono state realizzate le scenografie, rifacendosi a quelle originali ma interpretate sicuramente con tanta passione e tanta freschezza in più di quelle originali. I costumi dell’epoca, rigorosamente vintage, sono stati tirati fuori dalle valigie della memoria di Noemi & family. La presenza di Cesare sicuramente è stata la più importante per Noemi e per noi…perché è stato colui che è riuscito a darle la carica nei momenti di bisogno! “I migliori anni” è stato uno spettacolo nostalgico ed allegro. Ieri sera abbiamo tutti inforcato un paio di occhiali rosa ed abbiamo visto la vita, la nostra e quella dei nostri ragazzi, “en rose”.
“Un grand bonheur qui prend sa place
Les ennuis, les chagrins s’effacent,
Heureux , heureux à en mourir.»
(“Una grande felicità che si fa spazio
Le noie, i dispiaceri si cancellano,
Felice, felice da morire”.)
Ebbene Noemi – anche se non è Edith Piaf – e i suoi ragazzi ci hanno fatto sentire proprio così! Mercie!