Dolore e commozione in città-
Oggi alle 11,30 presso la Chiesa dell’Annunziata, poco lontano dalla storica via Tasso dov’era nata, si sono svolti i funerali di Regina, la signora del Teatro.
A Salerno, infatti, parlando di Teatro, basta dire “Regina”, indicare solo il nome ed esser certi di non essere fraintesi. Si, perché, la signora indiscussa del teatro è lei, Regina Senatore che, con il marito Alessandro Nisivoccia, ha creato il Teatro popolare di Salerno. Un teatro divenuto in poco tempo fucina di giovani talenti, in una città che bene esprimeva se stessa e le sue potenzialità artistiche.
E’ uscita di scena ieri mattina alle 9,30, per un “ictus venoso”, una scusa come tante che la Morte usa per chiamare tutti a sè, artisti compresi.
E’ andata via a 76 anni, lei donna, artista, moglie, madre, che esordì a 12 anni in uno spettacolo teatrale capendo bene che la sua passione l’avrebbe sorretta per una vita intera, in tutte le sue mille interpretazioni e, soprattutto, in tutte le sue battaglie per il Teatro San Genesio, morto lentamente. Così improvvisamente si è trovata sfrattata, col marito e i tanti attori, da quella struttura storica cara a quanti si sono avvicinati al Teatro salernitano. Una battaglia persa per la città intera.
E pensare che fu proprio l’amore per la sua Salerno, a volte ingrata verso l’attrice, ad impedirle di spostarsi a Napoli con il teatro, lei che aveva recitato con Eduardo De Filippo in “Sabato, domenica e lunedi” e con Vittorio Gassman, preferì coltivare qui la sua passione mettendo a disposizione di tante giovani leve la sua esperienza e grande professionalità.
Alla ribalta anche nel mondo delle soap, Regina attira anche nelle vesti di Lucia Caccia, madre di Guido del Bue in “Un posto al sole” sulla RAI.
L’ultima volta che l’ho vista è stato nell’ambito della XXVI edizione del premio Charlot, nel 2014,quando sul palcoscenico dell’Arena del Mare riceveva, col marito, il Premio alla Carriera dalle mani di Claudio Tortora. Allora pensai quanto fosse meraviglioso essere una donna piena di talento e passione e poter condividere tutto ciò con l’uomo che si ama.
Addio, Regina Senatore, che il trapasso ti sia lieve.