
Parola d’ordine : “ingegno!- di Claudia Izzo-
Dal oggi 9 fino al 14 Aprile la Fiera Milano Rho diviene location della 58esima edizione del Salone del Mobile di Milano, aperta nei primi giorni agli addetti ai lavori, nel fine settimana anche al pubblico di appassionati.
Quest’anno il Design è davvero “in concerto”, aprendosi con le note dirette dal maestro Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, concludendosi poi con una grande festa del design celebrata venerdì 14 Aprile a Palazzo Marino. Il tutto, celebrando Leonardo da Vinci.
Su oltre 205mila metri quadri vi saranno più di 2.350 espositori, di cui 550 designer presenti con tutte le novità e le proposte solo per il SaloneSatellite. Due macro categorie: Salone Internazionale del Mobile e il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a loro volta divise in tre tipologie stilistiche:Classico, Design e xLux, quest’anno visitabili anche Euroluce e Workplace3.0.
Nell’ effervescente atmosfera milanese vasta sarà la gamma di prodotti presentati, tra opportunità di relazioni internazionali e mix di creatività ed impresa. Quest’anno la parola d’ordine è “ingegno”, intelligenza come fonte di creatività rendendo omaggio al grande Leonardo da Vinci, icona del progresso, proprio nel cinquecentenario della sua morte avvenuta ad Amboise il 2 maggio 1519. E’ nel 1482 che Leonardo lasciò la culla del Rinascimento per giungere proprio a Milano dove lavorò come artista, architetto, ingegnere e scienziato grazie alla generosità del mecenate Ludovico Sforza.
Per questo, il Salone del Mobile ha scelto di celebrare Leonardo con due installazioni. La prima, “AQUA”, un site specific ideato da Marco Balich, dedicata agli studi dell’artista sull’acqua è ubicata presso la Conca dell’Incoronata.
La mostra “DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo” racconterà poi il genio rinascimentale e il suo rapporto con il design italiano contemporaneo. L’installazione, ideata da Davide Rampello e progettata da Alessandro Colombo, occuperà uno spazio di 400 metri quadrati caratterizzato da due portali in legno realizzati a mano da maestri scultori e pittori che si sono ispirati ai disegni originali di Donato Bramante, l’architetto più importante operante a Milano all’epoca di Leonardo.
Due momenti per un tributo unico, per ricordare l’estro, la genialità e la grandiosità del maestro di Vinci.